Line Up:
Burak Yenitepe - Vocals
Ozan Turakine - Guitars
Nurhacı Çeri - Guitars
Ünal Akünal - Bass
Baybora Topaloğlu - Drums
Tracklist:
1. Servant to the Void
2. Hericide
3. Menhirs of Enmity
4. Debaser
Death Metal moderno e compatto per il debutto dei turchi Carnac Hot
recensioni
opinioni autore
Usando un termine cinematografico: buona la prima! Il debut EP dei turchi Carnac, infatti, diventa di diritto tra le migliori scoperte di quest'annata, grazie al sound proposto dalla band di Ankara: un Progressive Death Metal che, grazie anche ad un massiccio uso di riff derivativi della scuola svedese, risulta essere un ottimo mix tra Gojira ed At the Gates.
Con 1/4 d'ora di musica i Carnac riescono a farsi decisamente notare; e non a caso adesso fanno parte del roster della Sliptrick Records, etichetta statunitense che ha tra le proprie fila moltissime realtà della scena italiana, come ad esempio Gory Blister, V-Anger, Scum e Funeral Mantra. Le quattro tracce dell'EP, la cui partenza è affidata alla granitica "Servant to the Void", scorrono via che è un piacere, con quello che è un vero e proprio crescendo. Ogni canzone, infatti, risulta essere più articolata e con un songwriting sempre più ispirato rispetto la precedente. Dunque se già la title-track va a risultare ottima, vi lascio immaginare il resto. Ciò che colpisce dei Carnac è, come dicevo anche poc'anzi, questa perfetta unione tra una tecnica sopraffina, che ricorda appunto i francesi Gojira, al cui servizio viene messo un assalto frontale, ma melodico, che non può che richiamare alla mente la band di "Tompa" Lindberg e soci. E per quanto anche "Hericide" e "Menhirs of Enmity" facciano per bene il loro lavoro, è con la finale "Dabaser" che abbiamo l'highlight di questo purtroppo breve disco.
La mia speranza, a questo punto, è che la band turca, forte del deal con l'etichetta statunitense, sia già all'opera e faccia uscire quanto prima il primo album. Dopo questa buonissima prima prova su disco, sono estremamente curioso di ascoltarli su una più lunga distanza. Per ora, per quanto breve sia la durata di "The Frail Sight", è un dischetto di cui consiglio caldamente l'ascolto.