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Sesto disco per gli storici power metallers svedesi The storyteller Sesto disco per gli storici power metallers svedesi The storyteller Hot

Sesto disco per gli storici power metallers svedesi The storyteller

recensioni

titolo
Sacred fire
etichetta
Black Lodge Records
Anno
TRACKLIST:
01. As I die
02. One last stand
03. Sacred fire
04. Ferryman
05. Serpent eyes
06. Sons of the North
07. In search for treasures, stones and gold
08.Coming home
09. The army of Southerfell
10. Curse of the seven seas
11. Let your spirit fly
12. God of war
 
LINE-UP:
L-G Persson - Vocals
Martin Hjerpe - Drums
Jacob Wennerqvist - Guitars
Marcus Backlund - Guitars
Henrik Brannerydh - Bass

opinioni autore

 
Sesto disco per gli storici power metallers svedesi The storyteller 2015-03-06 07:38:41 Celestial Dream
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Celestial Dream    06 Marzo, 2015
Ultimo aggiornamento: 06 Marzo, 2015
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Dopo l'anteprima di un mesetto fa, con la positiva "One last stand" messa come singolo in anteprima, gli svedesi The Storyteller tornano con un full lenght, dopo il deludente "Dark legacy" uscito nel 2013 e bocciato su questo sito.

Il sesto disco della band parte bene con "As i die" che mette in chiaro dove i The Storyteller vogliono andare a parare. Il sound tanto deve alla scena teutonica e a bands come Gamma Ray e StormWarrior, rispetto agli esordi più epici e in stile Blind Guardian. I The Storyteller poco fanno per risultare innovativi anzi, il songwriting del quintetto svedese segue schemi già visti e sentiti, ma non si può dire che i nostri siano degli sprovveduti. Rispetto al precedente full lenght i brani hanno un buon tiro, come la già citata "One last stand", "Serpent eyes" e "Curse of the seven seas"; cori piacevoli, belle sfuriate di chitarra e songs solide. Insomma il loro compito i The Storyteller lo fanno proprio bene, senza strafare, limitandosi al compitino, ma dimostrando di essersi presentati a questo appuntamento decisamente preparati, anche nella forma, come dimostrano produzione ed artwork.

Un disco onesto per una band che va rispettata, visto che tiene accesa la fiamma del power metal anche in questo periodo un po' difficile per il genere.

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