Line Up:
Karl Willets - vocals
Scott Fairfax - guitars
Frank Healy - bass
Andy Whale - drums
Tracklist:
1. Memoriam
2. War Rages On
3. Reduced to Zero
4. Corrupted Syste,
5. Flatline
6. Surrounded by Death
7. Resistance
8. Last Words
Memoriam, una band venuta fuori dall'oscurità Hot
recensioni
opinioni autore
Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 2017
#1 recensione - Guarda tutte le mie opinioni
Per molti il nome dei Memoriam suonerà del tutto nuovo. E in effetti, questa band inglese è relativamente nuova, essendo nata nel 2016. Ciò che non risulterà sicuramente nuovo sono i nomi dei musicisti che ci sono dietro la creazione di questo progetto Karl Willets, storico cantante dei Bolt Thrower, e Frank Healy, ex bassista dei Benediction. La fondazione dei Memoriam è davvero, come da titolo, scaturita dall'oscurità, in un momento difficile per i due fondatori: con i Bolt Thrower definitivamente sciolti dopo la morte del batterista Martin "Kiddie" Kearns (a cui è dedicata questa band in sostanza) e i Benediction di Healy, che ha perso il padre nello stesso periodo della morte di Kearns, senza un disco nuovo dall'ormai lontanissimo 2008. Willets e Healy decidono di unire le forze, reclutano Andrew Whale (storico batterista dei Bolt Thrower) ed il chitarrista Scott Fairfax: nascono i Memoriam.
Il nome della band, così come il titolo dell'album, "For the Fallen", lasciano ben intendere come i nostri abbiano voluto omaggiare i loro "caduti", facendolo nel modo migliore che conoscessero: old school Death Metal. Non bisogna lasciarsi ingannare però: per quanto qualche similitudine con le rispettive precedenti band possa esserci, i Memoriam non sono il copia/incolla di Bolt Thrower o Benediction. Sono una band estremamente conscia dei propri mezzi, capace di sfornare un album di debutto degno di nota. E' pur vero che con i nomi coinvolti è quanto meno il minimo che ci si potesse aspettare. Il sound è quello del Death novantiano, quando l'overdose di blast beats ancora non aveva cominciato a proliferare, quindi con tempi dalla velocità sensibilmente ridotta, ma, e qui sta il bello, risultando molto più pesante. Per farvi un esempio: un album Death Metal odierno colpisce immediatamente l'ascoltatore, che viene letteralmente travolto; un disco come quello dei Memoriam invece colpisce in maniera metodica, prendendosi i propri tempi, facendoti ritrovare alla fine dell'ascolto come se avessi preso una miriade di cazzottoni. "War Rages On", la lunga e devastante "Flatline", le scudisciate spaccacollo di "Surrounded by Death", tutto è studiato alla perfezione per lasciare l'impatto più violento possibile. Cosa in cui, diciamocelo, i Memoriam riescono benissimo.
Un album e una band per gli amanti di sonorità più vecchie, supportate però da una produzione che sia attuale, che di dischi che suonano ancora come gli anni '90 in tutto e per tutto non è che se ne senta tutto questo bisogno. Va da sé che sicuramente i fans delle due leggendarie bands inglesi sopraccitate saranno ben allerta per questo "For the Fallen", basta non cadano nell'errore, come dicevo, di aspettarsi il classico copia/incolla. Da musicisti di questo calibro, ci sarebbe da aspettarsi una cosa simile? Su, andiamo!