TRACKLIST:
1. Gods Fallen
2. The eye upon us
3. Set the evil free
4. Drowning in fear
5. Dust to dust
LINE-UP:
Angelo Bissanti: chitarra solista e voce
Carmelo Scozzari: chitarra solista
Giulio Natalello: basso
Mauro Patti: Batteria
TRACKLIST:
1. Gods Fallen
2. The eye upon us
3. Set the evil free
4. Drowning in fear
5. Dust to dust
LINE-UP:
Angelo Bissanti: chitarra solista e voce
Carmelo Scozzari: chitarra solista
Giulio Natalello: basso
Mauro Patti: Batteria
Quando ad allaroundmetal.com è arrivata la proposta di recensione di questo E.P. di debutto dei siciliani Decryption, intitolato “Gods fallen”, il sound della band è stato definito come “melodic thrash” e, di conseguenza, essendo un genere a me consono, mi sono messo all’ascolto, fidandomi della definizione... sono stato subito sommerso da un wall of sound durissimo, tostissimo e violento, molto più vicino al melodic death o al modern metal, che al thrash in genere (senza scomodare la versione più “melodica”).... il singer e leader della band Angelo Bissanti si lascia spesso e volentieri andare al growling più duro, quasi degno del metalcore, dando ancora più violenza ed impatto al già per niente morbido sound della band. L’ottimo Mauro Patti è una macchina da guerra dietro le pelli e le chitarre sono affilate come rasoi, senza disdegnare piacevoli parti soliste a velocità elevate. A voler cercare thrash in questi cinque pezzi si farebbe davvero fatica, dato che il ritmo è davvero elevato (scordatevi la benché minima traccia di parti mosheggianti!), c’è tanto groove e l’impatto sonoro è davvero letale, degno del melodic death di scuola nord-europea. Forse la sola “Dust to dust”, se non avesse un cantato così estremo (tra scream e growl), sarebbe quella più vicina al thrash, sia pure quello più moderno. Per il resto c’è tanta violenza sonora che sicuramente potrà far breccia nei cuori e nelle menti delle giovani leve del metal, sempre assetate di ruvidezza ed impatto. Chi, come il sottoscritto, è entrato da tempo negli “anta”, invece, potrebbe rimanere indifferente di fronte ad un sound, indubbiamente ben confezionato e suonato, ma fin troppo abusato ed inflazionato. Non saprei se consigliare ai Decryption di indurire ancora di più il loro sound e sfociare definitivamente nel death metal, oppure se cambiarlo ed ammorbidirlo (specie per il cantato) e dirottarsi verso un più moderato thrash... a questa maniera, sinceramente, “Gods fallen” non è stato in grado di conquistarmi e non riesce a strappare più che una sufficienza.