01. Back on the Hunt
02. Lady in White
03. Vultures Stalking
04. Nightmare
05. Hounds Of Rock
06. Midnight Sin
07. Loosing Control
08. Lucifer's Blade
09. Achilles Last stand (Led Zeppelin cover)
10. Are You Ready (Thin Lizzy cover-Bonus Track CD Version)
Witchunter: recensione di "Back OnThe Hunt (2016) Hot
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Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 2018
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Mi rendo conto del fatto che ventitre mesi per leggere ciò che penso di “Back On The Hunt” sono veramente troppi e di questo mi scuso con I Witchunter. “Back On The Hunt” è il secondo C.D. completo rilasciato dal gruppo abruzzese ed è uscito per Blasphemous Art Productions nel settembre del 2016. Il disco segue a distanza di molti anni il primo full lenght “Crystal Demons” uscito nel 2010 da me valutato con un 3,5/5. Vi dico subito che confermo il mio punteggio anche in questa occasione e vi spiego il perché. I cinque ragazzi, la formazione nel frattempo si è “allargata”, proseguono dritti per la loro strada e sembrano non seguire niente e nessuno: vanno in studio, attaccano i cavi e suonano senza troppi artefici. Così facendo rimangono fedeli al loro credo musicale che affonda le proprie radici all’interno della vecchia e amata N.W.O.B.H.M. Produzione scarna, dunque, per un disco composto da otto tracce originali e due cover che farà contenti gli ascoltatori più “grezzi” e lascerà meno soddisfatti quelli che cercano una produzione “patinata”. Come detto la vecchia musica Hard di Albione è il faro che guida la band ma, a velocizzare il tutto, ci pensano delle sciabolate Power/Speed che movimentano l’andamento di alcuni pezzi. Brani arrembanti come “Vultures Stalking”, si alterano ad altri come “Hounds Of Rock” dove l’amore per la citata N.W.O.B.H.M. è palese. “Midnight Sin” si rifà apertamente ai Judas Priest vecchia maniera...anche se il pezzo non mi è sembrato particolarmente riuscito. “Lucifer’s Blade” vede i nostri alle prese con ritmiche che, come titolo insegna, vanno dalla tipica “cavalcata”, al cambio Doom trascinato. Il tutto viene supportato a dovere dalle chitarre di Federico “Ace Iustini” e Silvio “Chuck” Verdecchia. Vorrei soffermarmi ora sulle cover: “Achilles Last Stand” (Led Zeppelin – Presence – 1976) mostra una certa “riluttanza” della voce di Steve Di Leo. Lo stile del pezzo ben si adatta a quello scelto dai nostri per rappresentare il mondo dell’Hard e del Metal tanto che sembra a tratti di ascoltare i Diamond Head dei primi E.P.s però una maggiore attenzione, quando si toccano questi mostri sacri, sarebbe auspicabile. Pienamente riuscita invece la cover di “Are You Ready” dei Thin Lizzy (“Live And Dangerous” - 1978 e singolo – 1981). Ho saggiato dal vivo la valenza positiva del gruppo e so cosa sono capaci di fare i Witchunter. Auguro al gruppo di riuscire a trasferire la carica e la perizia, affiancate dalla qualità, nel prossimo lavoro in studio.
P.S. Non so se l’errore è presente nei file inviati o è riscontrabile anche nel C.D. dato che nessuno lo ha segnalato ma “Nightmare” e “Hounds Of Rock” risultano in origine come traccia 5 e 4.