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Veilburner, un capolavoro moderno a cavallo tra generi estremi. Veilburner, un capolavoro moderno a cavallo tra generi estremi. Hot

Veilburner, un capolavoro moderno a cavallo tra generi estremi.

recensioni

titolo
A Sire To The Ghouls Of Lunacy
etichetta
Transcending Obscurity Records
Anno

Tracklist:

1. Introvertoid 07:11

2. Panoramic Phantoms 05:41 video

3. Agony On Repeat 06:41

4. Abattoir Noir 05:45

5. A Sire To The Ghouls Of Lunacy 06:18

6. Glory Glory Grotesque 07:35

7. Upstream And Parallel 06:48

8. Where Torment Has Danced Before 07:29

opinioni autore

 
Veilburner, un capolavoro moderno a cavallo tra generi estremi. 2019-01-20 17:46:53 Rob M
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Rob M    20 Gennaio, 2019
Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 2019
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Complesso ma dannatamente interessante e vario e inebriante. Questo ultimissimo lavoro degli americani Veilburner, usciti l'anno scorso per Transcending Obscurity, potrebbe essere paragonato ad un vino dai toni e note fuori dall'ordinario, o più semplicemente ad un minestrone in cui tutti gli ingredienti son mescolati, pur mantenendo il proprio sapore distinto e profondo. "A Sire To The Ghouls Of Lunacy" é un disco che sfiora il capolavoro e che potrebbe essere paragonato a fatiche di bands come i The Faceless ed affini. Un granitico e spettacolare affresco che vive tra black e death, pur mantenendo la sua identità grazie a pregevoli inserti prog e metal che lo rendono variegato ed intenso. L'utilizzo di un vasto assetto vocale ha inoltre il suo fascino ed il tutto gioca tra luci ed ombre in cui si assapora il genio compositivo di Mephisto Deleterio, grazie all'esaltazione dei brani proprio da parte di quella voce che li rende schizofrenici, mantenendo altissima l'attenzione e muovendosi mutevole tra parti veloci e lente, come un altalenante richiamo ad un mondo di pazzia ed incubo.
Il susseguirsi di parti e mood rende difficile la digestione e solo tramite molteplici ascolti si riuscirá a carpire appena la metà dell'opera tutta. Eppure, in questo caleidoscopico incedere di riff e synth in cui il drumming gioca un ruolo di totale rilievo, si trova la chiave di lettura di un disco che non ha voglia di suonare come un semplice ascolto, ma che anzi, senza timore, estende la sua volontà nell'intento di essere quanto più intricato possibile. Non certamente nello stesso modo in cui gruppi come Beneath The Massacre o Braindrill si son evoluti, ma piuttosto con un gusto che traspare dagli assoli - bellissimi - che mostran talento da vendere e un prodotto che si estende ben oltre le soglie o la media mondiale.
É impossibile trovare un brano che possa spiccare sopra altri, data la qualità indiscussa dell'album nella sua totalità, eppur ci son episodi che ad ogni ascolto rimangon ancorati tra udito e cervello e difficilmente si cancellano. Una tra le migliori uscite dell'anno passato per ciò che la label ha stampato, ma anche in maniera più ampia in ambito estremo, per palati delicati, ma anche avvezzi a generi nei generi e soluzioni non convenzionali tanto nel black metal, quanto nel death. Estremismo puro, nella monotonia di generi ormai "antichi", riscoperti in chiave ultra-moderna, fresca ed assuefacente.

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