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Gli Allegaeon tornano con un album semplicemente privo di difetti Gli Allegaeon tornano con un album semplicemente privo di difetti Hot

Gli Allegaeon tornano con un album semplicemente privo di difetti

recensioni

gruppo
titolo
Apoptosis
etichetta
Metal Blade Records
Anno

PROVENIENZA: U.S.A. 

GENERE: Technical Melodic Death Metal 

SIMILAR ARTISTS: The Black Dahlia Murder, Arsis, Inferi 

LINE UP: 
Riley McShane - vocals 
Greg Burgess - guitars 
Michael Stancel - guitars 
Brandon Michael - bass 
Brandon Park - drums 

TRACKLIST: 
1. Parthenogenesis [02:14] 
2. Interphase // Meiosis [05:08] 
3. Extremophiles (B) [05:54] 
4. The Secular Age [04:36] 
5. Exothermic Chemical Combustion [04:43] 
6. Extremophiles (A) [04:02] 
7. Metaphobia [04:13] 
8. Tsunami and Submergence [06:26] 
9. Colors of the Currents [02:38] 
10. Stellar Tidal Disruption [06:06] 
11. Apoptosis [10:18] 

Running time: 56:18 

opinioni autore

 
Gli Allegaeon tornano con un album semplicemente privo di difetti 2019-04-18 17:36:33 Daniele Ogre
voto 
 
5.0
Opinione inserita da Daniele Ogre    18 Aprile, 2019
Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 2019
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Nati pochi anni dopo The Black Dahlia Murder ed Arsis, gli Allegaeon possiamo considerarli la terza testa del cerbero che 'domina' quello che ormai si può definire da anni lo US Melodic Death Metal, fatto soprattutto di un'estremizzazione in termini tecnici del sound dei vari At the Gates, Soilwork e primi In Flames. Arrivati con "Apoptosis" (licenziato da Metal Blade) al quinto album, la band di Denver rappresenta il lato più brutale e tecnico della triade e lo è ancora di più dall'ingresso alla voce di Riley McShane dei Continuum. Senza girarci tanto attorno, ho trovato Apoptosis un album a dir poco grandioso, tra sfuriate brutali quanto melodiche, fraseggi dal flavour Progressive ("Tsunami and Submergence"!), passando anche per improvvisi rallentamenti che letteralmente spiazzano. Basterebbe la sola "Extremophiles (B)" a valere l'acquisto di questo prodotto, ma non che i restanti dieci brani siano assolutamente da meno, a partire dall'intro "Parthenogenesis" (una volta tanto un'intro non inutile) che porta dritti alla prima delle bordate di "Apoptosis", "Interphase // Meiosis". In una band che mette sul piatto una prestazione ottima in ogni singolo musicista, una menzione va sicuramente fatta, senza nulla togliere agli altri, a McShane ed al batterista Brandon Park: il primo mostra di essere in uno stato di grazia dopo l'ottima prova già offerta nell'ultimo album dei Continuum, mentre Park col suo drumming serrato e forsennato letteralmente guida la carica nell'attacco totale degli Allegaeon in quest'opera. Non spaventa nemmeno la durata di quasi un'ora, dato che "Apoptosis" scorre via che è un piacere, con ogni singolo brano che può essere tranquillamente un potenziale singolo.
"Apoptosis" è uno di quegli album a cui è difficile trovare in singolo difetto e possiamo affermare che, ad oggi, è probabilmente il miglior album prodotto dagli Allegaeon, riuscendo a superare anche quell'"Elements of the Infinite" che è (era?) il miglior disco di US Melodic Death uscito sino ad oggi.

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