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I Black Label Society rispolverano il grande album Sonic Brew festeggiandone il ventennale. I Black Label Society rispolverano il grande album Sonic Brew festeggiandone il ventennale. Hot

I Black Label Society rispolverano il grande album Sonic Brew festeggiandone il ventennale.

recensioni

titolo
Sonic Brew 20th Anniversary Blend 5.99-5.19
etichetta
Entertaiment One
Anno

PROVENIENZA: USA

GENERE: Metal/ Rock

LINE UP SONIC BREW 20TH ANNIVERSARY BLEND 5.99-5.19:

Zakk Wylde - Voce/ Chitarra/ Piano
John DeServio - Basso
Jeff Fabb - Batteria
Dario Lorina - Chitarra

LINE UP SONIC BREW (1999):

Zakk Wylde - Voce/ Chitarra Acustica/ Chitarra Elettrica/ Basso /Tastiera
Phil Ondich - Batteria

GUEST:

Mike Inez - Basso (No More Tears)

TRACKLIST:

1. Bored To Tears

2. The Rose Pettaled Garden

3. Hey You (Batch Of Lies) (Digital)

4. Born To Lose

5. Peddlers Of Death

6. Mother Mary

7. Beneath The Tree

8. Low Down

9. T.A.Z. (The Alcoholic Zone)

10. Lost My Better Half

11. Black Pearl

12. World Of Trouble

13. Spoke In The Wheel

14. The Beginning At Last

15. Black Pearl (Bonus Track)

16. Spoke In The Wheel (Bonus)


opinioni autore

 
I Black Label Society rispolverano il grande album Sonic Brew festeggiandone il ventennale. 2019-06-02 11:56:00 Marianna
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Marianna    02 Giugno, 2019
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

I Black Label Society sono una di quelle band cult per i “fedelissimi” del puro e crudo Heavy; un amore per la musica, il gruppo e per lo stesso frontman Zakk Wylde che portano ad ammirare tutto il loro mondo. A vent'anni dall'uscita di Sonic Brew, che segnò l'inizio della loro carriera, i Black Label Society decidono di rispolverare questo grande album e celebrarne l'anniversario. Un disco che non viene stravolto in toto, bensì, accuratamente migliorato con piccoli “accorgimenti” stilistici; una sorta di “intervento chirurgico” meticoloso ed efficace. Lo stesso Wylde afferma: “Abbiamo preso il master originale del cd ed aggiunto cose che lo hanno reso più “forte””.

“Bored To Tears” apre l'album, catturando fin da subito l'ascoltatore per i suoi “graffianti” riffs e la voce da vecchio “rocker consumato” di Zakk Wylde; una “canzone” malinconica degna di un Bluesman. A seguire troviamo “The Rose Pettaled Garden” il cui assolo di chitarra posto all'inizio, ci trascina verso più concitate, tormentate e movimentate sonorità (la fa da padrona Jeff Fabb alla batteria ndr.). La voce del frontman sembra guidarci verso un vortice fatto di tormento e disperazione, tipico di una serata alcolica seduti al bancone del bar. Questa immagine ben si sposa con l''intramontabile “Born To Lose”; dai toni disperati che mutano, per un attimo, in un Rock più “orecchiabile” e coinvolgente. Sembra di udire l'invocazione di un uomo travagliato e dalla sofferente vita; ciò è uno dei tanti esempi di “lamenti spirituali” ed introspettivi della musica dei BLS, ben espressi in chiave Blues-Rock o acustica. Una varietà di stili che soddisfa anche il “palato più esigente” e dimostra la bravura di una band che sa ben spaziare e districarsi tra molteplici generi; “Beneath The Tree” è l'esempio di quanto detto poc'anzi. Un brano apparentemente acustico, “retto” dai colpi “secchi” di batteria di Jeff Fabb che spaccano le pause, il quale, però, finisce poi per sfociare in riffs più “rockeggianti”; una canzone dalla “doppia faccia”. Arrivando quasi alla fne di Sonic Brew, troviamo la strumentale e “profonda”Spoke In The Wheel”; Wylde e la sua chitarra acustica ci “cullano” in una sorta di “viaggio interiore” e riflessione sulla propria esistenza. I Black Label Society, però, cambiano subito le “carte in tavola”, spazzando questa parentesi musicale con il duro e bruto Heavy Metal della traccia successiva: “The Beginning At Last”. Il nostro frontman, accompagnato dal fedelissimo bassista John DeServio, si dilettano in “rombati schitarrate” e giri di basso, dando vita ad un pezzo cult della loro discografia.
Se Sonic Brew è di per sé un gran bel disco, questa versione “re- blended” ne alza “l'asticella” della qualità con le due bonus track: “Black Pearl” in “presa” acustica ed una versione full band/piano di “Spoke In The Wheel”. La prima viene riproposta in una veste più “folkloristica” ed emozionante, ben lontana dalla versione originale caratterizzata dai lunghi assoli di chitarra elettrica, distorsioni quasi “psichedeliche” ed una voce da “trip” mistico. “Spoke In The Wheel”, invece, si presenta più “fresca” e toccante, in cui il vero protagonista non è più Zakk Wylde con la sua caratteristica voce, bensì il piano. Queste due versioni non hanno nulla da invidiare alle originali ma, anzi, quasi le superano, arricchendo un album di per sé già intramontabile ed indimenticabile.

Nei Black Label Society vivono più anime: da quella Rock, la parte “tormentata” e malinconica del Blues, quella “rabbiosa” e da vero “motociclista” del Heavy, fino alla più calma e placida dell'acustico. Tutto ciò crea brani ineguagliabili ed una discografia varia, ricca di mille sfaccettature e che accontenta il proprio pubblico, non lasciandolo mai deluso o “adagiato” a schematiche sonorità. Rabbia, adrenalina, sincerità e passione, danno vita a canzoni che celebrano vita, tristezza, baldoria, fino a temi più profondi e toccanti; una poliedricità musicale che ha permesso ai BLS di scalare le vette delle più importanti classiche mondiali.
Sebbene la formazione abbia subito variazioni nel corso degli anni, la “fiamma” del Rock non si è mai spenta, portata sempre avanti con grande ardore dal proprio leader Zakk Wylde. Emblema del frontman “consumato”, tormentato, energico e carismatico, egli incarna la vera essenza di questo progetto.
Sonic Brew 20th Anniversary Blend 5.99-5.19, celebra il ventesimo genetliaco dell'omonimo album che, per nostra fortuna, ha portato alla ribalta un gruppo straordinario: i Black Label Society.
La band, con questo lavoro, vuole “arricchire di sfumature” e perfezionare, un lavoro già all'epoca interessante.
Un ottimo punto di partenza per i “metallari più giovani” che vogliono approcciarsi ai Black Label Society.

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