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Per i Vereor Nox un concept estremamente curato in fase di scrittura, ma deficitario sul piano musicale Per i Vereor Nox un concept estremamente curato in fase di scrittura, ma deficitario sul piano musicale Hot

Per i Vereor Nox un concept estremamente curato in fase di scrittura, ma deficitario sul piano musicale

recensioni

titolo
Vereor Nox
etichetta
Earth and Sky Productions
Anno

PROVENIENZA: Italia 

GENERE: Symphonic Black/Death Metal 

LINE UP: 
Fenrir - vocals 
Gwyn - guitars, backing vocals 
Seath - bass 

TRACKLIST: 
1. Within the Flames [04:13] 
2. My Dear Sister [04:59] 
3. Born Under the Moon [05:07] 
4. The Crossbreed [04:23] 
5. The Silence in the Cathedral [02:52] 
6. Void [03:21] 
7. Dense of Nothingness [03:56] 
8. Your Grave [05:22] 

Running time: 34:13 

opinioni autore

 
Per i Vereor Nox un concept estremamente curato in fase di scrittura, ma deficitario sul piano musicale 2019-07-29 17:40:13 Daniele Ogre
voto 
 
2.5
Opinione inserita da Daniele Ogre    29 Luglio, 2019
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Secondo album per i symphonic black/death metallers nostrani Vereor Nox, band che si ispira, come s'intuisce sia dal nome che dai concept dei loro lavori, a Dark Souls, uno dei prodotti videoludici più famosi di questo millennio. Non essendo io un gamer e non sapendo dunque un beneamato c***o di Dark Souls nonostante tutto, per quanto riguarda il concept alla base di quest'album eponimo mi sono dovuto rifare alle per fortuna molto esaustive note informative che hanno accompagnato questo promo: e da questo punto di vista il lavoro dei Vereor Nox è encomiabile! Il concept dell'album è stato infatti scritto con estrema accuratezza, basato sì sul videogioco Dark Souls, ma entrando soprattutto più dentro l'aspetto psicologico del prodotto in questione, strutturando il disco, cito dalle info sheets, "a coppie di canzoni", con rimandi, refrain e quant'altro che richiama l'uno o l'altro pezzo. E se qui tutto estremamente bene, c'è d'altro canto l'altra faccia della medaglia. Sul piano del comparto musicale nel senso più stretto, il lavoro dei Vereor Nox non è sufficiente rispetto agli standard odierni anche solo dell'underground italiano. A partire da una produzione insufficiente con suoni mal bilanciati e piatti, passando per riff e sezioni ritmiche del tutto semplicistiche (e con una batteria che suona in tutto e per tutto finta) e la voce della cantante Fenrir che, ahimè, risulta essere enormemente monocorde/monotona, mancando totalmente di quella certa teatralità che, specie in questo genere, è importantissima. Esempio perfetto di tutte queste problematiche che inficiano sul lavoro dei Vereor Nox è la quarta traccia, "The Crossbreed", in cui tutti i problemi della produzione sono alla portata dell'orecchio di tutti.
Tirando le somme dunque, se da un lato è da premiare il lavoro di scrittura del concept - almeno un 8 pieno è del tutto meritato -, le aspettative che ci si era fatti dopo aver letto le note informative vengono totalmente disattese dal momento in cui si preme il tasto PLAY. Per quel che concerne il punto di vista prettamente musicale della Black Metal Opera dell'act nostrano, siamo a livelli insufficienti rispetto gli standard odierni. Per poter emergere ci sarà da mettersi sotto per i Vereor Nox; per ora, con questo loro album eponimo mi sento di dire più che sono rimandati, piuttosto che bocciati. Vedremo in futuro il loro percorso di crescita - che DEVE esserci - dove li porterà.

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