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NUOVE FRONTIERE PROGRESSIVE

recensioni

gruppo
titolo
"Living Mirrors"
etichetta
Season Of Mist
Anno

Line up:

 

Jakub Żytecki: chitarra

Rafał Biernacki:voce, tastiere

Wojciech Famielec: basso

Maciej Dzik: batteria

 

Tracklist:

 

1. Dancing with Endless Love (strumentale)

2. Enigma of Abode

3. Profane the Ground

4. Prana (instrumental)

5. Message from Atlantis

6. WOW! (instrumental)

7. Universal Love

8. Be Afraid of Nothing (strumentale)

9. Unbroken Shiver

10. Touching the Golden Cloud

11. Butoh (instrumental)

12. Choices Over Me

13. AUM

 

opinioni autore

 
NUOVE FRONTIERE PROGRESSIVE 2013-04-10 09:23:01 Michele Alluigi
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Michele Alluigi    10 Aprile, 2013
Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 2013
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Dalla Polonia una nuova frontiera del progressive. I Disperse propongono infatti un prog metal molto improntato sulla scia dei Dream Theater ma, a differenza della band americana, vi è una maggiore potenza nello sviluppo dei brani e la matrice metal è leggermente più marcata.
Parlando di prog non si può certo non prendere anche in considerazione la grande scuola del genere, che vede nei Genesis, negli Yes e nei Pink Floyd i loro precursori e maestri.
Questa tradizione viene qui attualizzata e “metallarizzata” in maniera molto personale e convincente, i pezzi di “Living Mirrors” sono ricchi di groove e grinta, con ottimi sviluppi ritmici di basso e batteria; le chitarre ribassate inoltre conferiscono un tocco decisamente moderno che ricalca nei riff anche un che di gruppi più pesanti e diverso genere come Deftones e Meshuggah.
Non mancano poi nemmeno le parti più riflessive e “rilassanti” (l'intermezzo di “Prana”) che rendono questo disco gradevole anche nei momenti di squisito relax; anche per quanto riguarda l'utilizzo delle tastiere esso avviene in una maniera decisamente onesta, non si sbilancia né verso l'elettronica eccessiva, né verso i soliti hammond e pianoforte, ma vi è un giusto compromesso che, oltre all'eclettismo di questo gruppo, consente alla musica di guadagnare consensi da ambo le parti.
Un disco veramente buono, una band decisamente valida da tenere presente.

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