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Il Deathcore si fonde con elementi melodic, technical e progressive in questo interessante debutto degli inglesi Viscera

recensioni

gruppo
titolo
Obsidian
etichetta
Unique Leader Records
Anno

PROVENIENZA: UK

GENERE: Technical/Progressive Death Metal/Deathcore

TRACKLIST:
1. Delilah
2. Immersed In Ire =OFFICIAL VIDEO=
3. Lamb To The Slaughter =OFFICIAL VIDEO=
4. Carpe Noctern
5. Affliction
6. Hammers And Nails =OFFICIAL VIDEO=
7. Lilith
8. Obsidian =OFFICIAL LYRIC VIDEO=
9. Silentium

LINE-UP:
Jamie Graham - vocals
Ross McLennan - guitars
Adam Bell - guitars
David Archer - bass
Alex Micklewright - drums

opinioni autore

 
Il Deathcore si fonde con elementi melodic, technical e progressive in questo interessante debutto degli inglesi Viscera 2020-05-06 17:09:29 Luigi Macera Mascitelli
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Luigi Macera Mascitelli    06 Mag, 2020
Ultimo aggiornamento: 06 Mag, 2020
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Nascono esattamente un anno fa i Viscera inglobando tra le fila ex membri del panorama death/deathcore inglese, tra cui Jamie Graham, ex vocalist dei Sylosis, tanto per citare una "banduccia" qualunque. Non mancano poi componenti di Heart of a Coward, Abhorrent Decimation, Martyr Defiled, Nervecell e Surfaces. Insomma, un bel minestrone di influenze ed esperienze che si fondono in questo ambizioso progetto. Il risultato non poteva che essere sorprendente, seppur a tratti perfettamente in linea con gli standard del deathcore odierno. Ma, a parte i cavilli da recensore rompiscatole, il qui presente "Obsidian" si presenta davvero in una forma smagliante riuscendo ad incorporare elementi melodic death, metalcore e persino progressive alla Meshuggah. Nove tracce che scorrono fiere e lisce come l'olio. Una sezione ritmica imponente e articolata. Per non parlare della ciliegina sulla torta: la voce del mitico Jamie Graham. Noto per aver militato nei Sylosis tra il 2007 e il 2010 e nel loro album di debutto "Conclusion of an Age" -il mio preferito in assoluto-, il ragazzo ci regala una performance canora della madonna -scusate, andava detto-. Esattamente come la sua prima band, anche qui Jamie mette la sua inconfondibile firma: la voce in pulito. Tra il growl cavernoso -prima volta che lo sento da lui- e il suo scream acidissimo e potente, il ragazzo ci fa fare un tuffo nel passato dei Sylosis con un cantato a dir poco incantevole. Il tutto perfettamente in linea con i riff dei brani che rispecchiano molto il melodic death dei The Black Dahlia Murder ("Delilah" e "Immersed In Ire" sono l'esempio migliore") per poi saltare su lidi ben più pesanti e marci in stile Meshuggah e Lorna Shore. E forse questo è il più grande punto di forza del qui presente "Obsidian": la malleabilità. Se da un lato, come ho detto sopra, il richiamo al deathcore moderno è palese, dall'altro le tantissime influenze djent/progressive, metalcore e melodic death si adattano perfettamente al contesto e la voce di Jamie riesce a regalarci un ventaglio di sfaccettature ben amalgamato con i pesantissimi riff proposti. Ecco perché anche quando canta in pulito lo stacco non si sente e, al contrario, si resta piacevolmente stupiti. Insomma, si è capito che non parliamo di sprovveduti ma di musicisti preparati e con tanta esperienza alle spalle. Dategli un ascolto perchè merita tantissimo. Da parte mia i miei più sinceri complimenti per l'ottimo debutto.

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