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Un po' troppi generi e sottogeneri convivono nel sound del debut album degli Aal Un po' troppi generi e sottogeneri convivono nel sound del debut album degli Aal Hot

Un po' troppi generi e sottogeneri convivono nel sound del debut album degli Aal

recensioni

gruppo
titolo
The Only Path
etichetta
Autoproduzione
Anno

PROVENIENZA: Lituania 

GENERE: Progressive Death Metal 

FFO: Ulcerate, Death, Convulsing, Psycroptic 

LINE UP: 
Al Potapov - vocals, guitars, bass
Kšištof Markevič - drums 

TRACKLIST: 
1. Arrival [06:14] 
2. Per Aspera Ad Astra [04:40] 
3. Munchausen-by-Proxy [05:48] 
4. Dreamwielder [03:41] 
5. Fear Their Will [05:59] 
6. Towers of indifference [03:37] 
7. Time and Space [04:39] 

Running time: 33:48 

opinioni autore

 
Un po' troppi generi e sottogeneri convivono nel sound del debut album degli Aal 2020-10-19 16:06:19 Daniele Ogre
voto 
 
2.5
Opinione inserita da Daniele Ogre    19 Ottobre, 2020
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Devo ammettere che sono rimasto alquanto spiazzato dall'ascolto di "The Only Path", debutto assoluto - autoprodotto - di Aal, solo project dell'artista lituano Al Potapov, che si avvale per quest'opera del drummer Kšištof Markevič. Questo perché, a modo suo, "The Only Path" è un lavoro strano che per la maggiore rifugge il genere di riferimento - Progressive Death Metal - e le bands indicate nelle info sheets come influenze - che potete trovare più su - già dall'opener "Arrival" che ha fortissimi richiami ai Tool e la seguente "Per Aspera Ad Astra" in cui si passa da un MeloDeath à la At the Gates a fraseggi Prog Death fino a nuove velleità Melodic Death, che ricordano però più i Dark Tranquillity. Dopo svariati ascolti non sono ancora riuscito a capire se Potapov è un gran songwriter o ha tagliato e incollato diversi stili andando a creare un lavoro che, alla fin fine, si lascia anche ascoltare. Il resto dell'album prosegue infatti sulla stessa falsariga, senza linearità e senza una linea guida tra Melodic Death, Prog-Death, Groove, Alternative. "The Only Path" ha anche i suoi momenti buoni, ma credo ci sia bisogno ancora di qualcosa per rendere il tutto meno contorto; la sensazione è che Aal sia un progetto ancora 'work in progress', quindi non resta che aspettare il prossimo futuro per vedere cosa ci riserverà l'artista lituano.

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