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Venticinque anni di carriera sempre in vetta: gli Aura Noir non deludono mai Venticinque anni di carriera sempre in vetta: gli Aura Noir non deludono mai Hot

Venticinque anni di carriera sempre in vetta: gli Aura Noir non deludono mai

recensioni

gruppo
titolo
Aura Noire
etichetta
Indie Recordings
Anno

PROVENIENZA: Norvegia 

GENERE: Black/Thrash Metal 

SIMILAR ARTISTS: Desaster, Deströyer 666, Nifelheim, (late) Darkthrone 

LINE UP: 
Apollyon - vocals, drums 
Aggressor - vocals, bass 
Blasphemer - guitars 

TRACKLIST: 
1. Dark Lung of the Storm [03:26] 
2. Grave Dweller [03:25] 
3. Hell's Lost Chambers [06:04] 
4. The Obscuration [02:33] 
5. Demoniac Flow [03:40] 
6. Shades Ablaze [02:56] 
7. Mordant Wind [05:07] 
8. Cold Bone Grasp [03:30] 
9. Outro [01:52] 

Running time: 32:33 

opinioni autore

 
Venticinque anni di carriera sempre in vetta: gli Aura Noir non deludono mai 2019-01-19 16:34:19 Daniele Ogre
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Daniele Ogre    19 Gennaio, 2019
Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 2019
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ci sono gruppi che semplicemente sono un'istituzione, senza i quali un dato genere meramente non sarebbe così com'è. Tra questi sicuramente rientrano gli Aura Noir, che da venticinque anni a questa parte con ogni loro singola release si piazzano in cattedra e dimostrano a tutti i wannabe thrashers delle varie generazioni - almeno di un certo modo di intendere il Thrash - quale sia la differenza tra loro e tutti gli altri. Con una line up consolidata dagli esordi senza mai un cambio, Apollyon, Aggressor e Blasphemer senza colpo ferire tirano fuori l'ennesimo disco riuscitissimo della loro lunga carriera. Il loro è un Black/Thrash estremamente canonico, eppure l'impatto che riescono a dare loro è indiscutibilmente unico, inarrivabile anche per altri grandi gruppi loro coetanei come Nifelheim e Deströyer 666 - a mio avviso i soli Desaster sono allo stesso livello -. Sguaiati, rozzi, con una serie incessante di riff uno più ignorante dell'altro, gli Aura Noir con il loro ultimo "Aura Noire" - sesto album della loro carriera - impartiscono l'ennesima lezione di come dev'essere suonato questo genere, che sia con la oscura e più blackeggiante "Hell's Lost Chambers" o con l'attacco frontale di "The Obscuration", uno dei pezzi più cafoni che siano usciti negli ultimi anni. O ancora, alzi la mano chi non ha rivolto il pensiero ai Sarcofago ascoltando "Shades Ablaze"! O chi non ha scapocciato con un sorriso tutto denti sull'incipit della seguente "Demoniac Flow", pezzo che sembra suonato dai Motorhead sotto anfetamine.
Questi tre signori vivono di metal estremo e respirano esalazione sulfuree da tutta una carriera: non deve quindi stupire se questi overquarantenni - Apollyon ed Aggressor classe '74, Blasphemer del gennaio '75 - non hanno alcun rivale all'orizzonte e tengono stretto in mano lo scettro in ambito Black/Thrash Metal. Probabilmente non ci sarà mai più un album come il loro esordio "Black Thrash Attack", ma è innegabile che ogni release degli Aura Noir sia semplicemente ben al di sopra della media.

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