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Furioso thrash con i Fueled By Fire Furioso thrash con i Fueled By Fire Hot

Furioso thrash con i Fueled By Fire

recensioni

titolo
“Trapped in perdition”
etichetta
NoiseArt Records
Anno

 

 

Track-list:

1. Catastrophe

2. Suffering entities

3. Forsaken deity

4. Profane path

5. Defaced mortality

6. Rotten creation

7. Pharmaceutical extermination

8. Symbolic slaying

9. Obliteration

10. Abeyant future (Outro)

11. Depiction of demise (Bonus track)

 

 

Line Up:

Carlos Gutierrez - Drums

Ricardo Rangel – Lead Vocals/Lead Guitar

Anthony Vasquez - Bass

Chris Monroy – Lead Guitar

opinioni autore

 
Furioso thrash con i Fueled By Fire 2013-08-05 18:00:11 Ninni Cangiano
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    05 Agosto, 2013
Ultimo aggiornamento: 05 Agosto, 2013
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

I Fueled By Fire arrivano da quella che fu la culla del thrash americano degli anni ’80: Los Angeles e la sua Bay Area. Ispirati da gente come Slayer, Possessed, Exodus e Testament, questi quattro musicisti non potevano che suonare un thrash arrabbiatissimo e furioso che fa sbattere il capoccione in un continuo headbanging. Musicalmente nulla di particolarmente originale dunque o che non abbiano già suonato in tanti nell’ultimo trentennio, ma resta comunque la qualità di quanto ho avuto modo di ascoltare, di quel thrash che sa infondere energia ed adrenalina in quantità e, come ho tante volte avuto modo di rappresentare in passato, sinceramente mi interessa poco dell’originalità, quando ascolto musica suonata con tale passione. Si potrà obiettare che la voce del chitarrista Ricardo Rangel sia abbastanza scarsa e che si limiti per tutto il disco ad urlare la sua rabbia, senza concedere molto alla tecnica canora, ma siamo in campo thrash ed in questo genere di metal non è indispensabile avere ugole raffinate, quanto saper trasmettere all’ascoltatore quel sacro furore che gente come Tom Araya, Paul Baloff e Chuck Billy (oggettivamente nessuno dotato di voci educate), tanto per citare i primi nomi di big che mi vengono in mente, hanno da sempre saputo fare. Forse all’onesto Ricardo manca un po’ di potenza, ma in fin dei conti per il genere arrabbiato che suonano i Fueled By Fire, la sua voce non disturba più di tanto. “Trapped in perdition”, questo il titolo dell’album, è il terzo lavoro della carriera di questa band che ha avuto l’onore in passato di condividere il palco con molte della bands storiche della scena thrash americana, come Heathen, Exodus, Exumer, ecc., segno che è una band che anche dal vivo sa farsi valere. “Trapped in perdition”, dotato anche di una piacevole copertina, è composto da 10 pezzi più bonus track, per un totale di 11 assalti sonori che mieteranno vittime, 11 thrash-songs violente ed incazzate che colpiscono l’ascoltatore dal primo all’ultimo secondo e che devono obbligatoriamente essere ascoltate a volume alto per farvi travolgere dal suono che sprigionerà dalle vostre casse. Non ho notato evidenti cali qualitativi o filler di sorta (nemmeno nell’outro o nella bonus track), né picchi di qualità particolarmente elevate; mi è piaciuto comunque parecchio il lavoro svolto dalle due chitarre di Chris Monroy e Ricardo Rangel (francamente molto meglio come chitarrista che come singer!) che, oltre ad imbastire pesanti muri di riff, sanno infarcire i brani di piacevoli parti soliste. Mea culpa non conosco i primi due lavori dei Fueled By Fire, quindi non sono in grado di fare paragoni con il passato della band californiana, resta però il dato inconfutabile che questo “Trapped in perdition” è un album in grado di andare incontro ai gusti di ogni thrasher, soprattutto di quelli legati alla old school americana degli anni ’80.

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