PROVENIENZA: Italia
GENERE: Viking Metal/Melodic Death Metal
LINE UP: dAsSIBERaN (Andrea Bassi) - All Instruments/ Vocals and Programming
TRACKLIST:
1. From The Woods
2. Cold Endless Nights
3. Symphony Of Doom
4. Demons
5. Ballad Of Brom - Chapter 1
6. Sacrifice
7. Northern Sea
8. Ballad Of Brom - Chapter 2
9. Altar Of Ancient Gods
10. Northrough
11. Away Fom Here
Un debutto poco convincente per i Northrough Hot
recensioni
opinioni autore
The Last Warrior è il debut album della one man band Northrough (nella persona di Andrea Bassi); egli si è occupato della registrazione di tutti gli strumenti sotto lo pseudonimo Dassiberan.
L'album ruota attorno alle vicende di Brom, re vichingo, in perenne lotta contro i demoni Draugr e Ghoul; per poterli sconfiggere, sarà costretto a compiere un sacrificio umano che lo condannerà a morte. In accordo con il Dio Loki, vivrà in esilio sul suo drakkar come pescatore, alla continua ricerca di avventure che gli restituiscano l'onore perduto agli occhi degli Dei. Brom, naufragato su un'isola, incontra i mostri che tormentavano il suo regno e sarà costretto a duellarvi in un'aspra battaglia.
The Last Warrior è un lavoro ancora molto acerbo e lo di capisce fin dalla prima traccia che, a mio avviso, sembra interrompersi in malo modo, quasi come se fosse stata tagliata. Gli spunti per un buon lavoro ci sono, l'intro sopra citata ne è infatti un esempio, ma non sembrano ben sfruttati o portati a termine. La registrazione è abbastanza “grezza” e di una qualità a volte quasi “scadente” per ciò che dovrebbe presentarsi come il “biglietto da visita” dell'artista; perché non investire di più affidandosi a qualcuno più competente?. Come detto in precedenza, le parti “apprezzabili” ci sono, ma risultano poco curate, esempio: il ritornello di “Demons”in cui, il“gioco di voci”, appare come un'azzeccatissima idea di intreccio growl e pulito, ma poco curato e per nulla coinvolgente.
A seguire troviamo “Ballad Of Brom – Chapter 1” i cui suoni di batteria iniziale sono davvero scadenti, quasi pessimi, registrati in modo da “principiante” mentre (per fortuna!), gli attimi più “ballad” e strumentali, lasciano stupiti; un pezzo a tratti malinconico che esprime a fondo il tormento del personaggio principale della storia. “Northern Sea” forse è uno dei due brani (l'altro è “Altar Of Ancient Gods” ndr.) che “si salva” all'interno di tutto l'album, quello che merita a pieno la sufficienza per l'ottima commistione di parti strumentali di ampio respiro, con un growl “grezzo” ma ben riuscito; esso rende pieno l'idea del lungo peregrinare di Brom. Proseguendo l'ascolto troviamo il secondo capitolo di “Ballad Of Brom”; sebbene l'inizio ci faccia auspicare ad un pezzo nettamente migliore del primo, purtroppo ben presto emergono le “pecche” evidenziate in precedenza. La voce spesso prende il sopravvento sulla linea melodica, passando rapidamente dal growl “malato” e sofferto, ad un cantato pseudo e vagamente Metalcore (forse usato per dare “ritmo” ad un pezzo così “pesante” ndr.), che nulla a che fare con il genere fino ad ora seguito. “Altar of Ancient Gods”, come detto in precedenza, è la seconda tracks che spicca tra le altre, forse l'unica che va ben oltre la mera sufficienza, probabilmente perché totalmente strumentale, semplice e non “inquinata” da un cantato da migliorare.
In conclusione, The Last Warrior si presenta come un full-lenght troppo immaturo, acerbo e, a tratti, poco curato; un “biglietto da visita” che andava maggiormente curato. Sebbene l'influenza del genere Viking-Metal sia molto evidente ed abbastanza coinvolgente, probabilmente sarebbe stata una buona mossa per lo “spirito” dell'album e del tema trattato, porvi più attenzione. Andrea Bassi ha avuto una buona idea di partenza ed un grande spirito di iniziativa, ma forse doveva (e poteva) avvalersi di collaborazioni esterne per portare avanti il suo progetto; sia per la registrazione che per le parti di batteria, notiamo grandi lacune. Altro punto dolente riguarda la voce, in particolare per i toni in growl, che andrebbero perfezionati dal punto di vista delle competenze di studio e pratica; perché “azzardare” così? Capiamo la sperimentazione ma ciò non giova al proprio lavoro.
The Last Warrior è un album poco rifinito e da migliorare sotto molti punti di vista.
Ci auspichiamo che il progetto Northrough si indirizzi verso un miglioramento generale; le “basi” ci sono, necessitano di approfondimento e perfezionamento.