"Sapere aspettare", non c'era titolo più appropriato che potesse scegliere Roberto Tiranti per il suo primo disco solista. Ci sono voluti molti anni infatti per arrivare a pubblicare questo album, ricordo che i fans del grande singer italiano (tra cui mi inserisco anch'io ovviamente) ne parlavano già molto tempo fa. Ma i numerosi impegni dell'artista ligure e certamente la sua voglia di presentarsi con un disco soddisfacente sotto ogni aspetto, ci ha portati fino al 2014 quando, aiutato anche dalla campagna MusicRaiser, dove i fans hanno supportato in anticipo questa uscita (e sono stati premiati con un ringraziamento nel booklet del disco), è potuto entrare in studio per terminare le registrazioni di undici brani.

Mettiamo subito in chiaro che il genere proposto non è proprio quello a cui noi brutti metallers o maniaci dell'hard rock siamo abituati; ma l'eccellente songwriting, gli splendidi arrangiamenti e la classe generale che circonda il disco, dai musicisti coinvolti fino naturalmente alla voce stellare di Rob, rendono il prodotto semplicemente speciale. La partenza affidata a "Non è più tempo" convince ascolto dopo ascolto, così come la splendida song acustica "Non lo so" (da ascoltare attentamente per catturare tutti i suoni presenti, il violino e le percussioni) e "Conto fino a 3". Si rimane a bocca aperta all'ascolto di "Crazy", dove Roberto dà libero sfogo a tutta la sua classe e duetta con la sua Irene Fornaciari ottenendo un risultato veramente favoloso. "Sinceramente" avevamo già avuto modo di ascoltarla in passato, mentre su "Vado a male" il Tiranno si lascia andare ad un brano geniale, un po' burlesco, che ai primi ascolti vi farà sorridere forse ma pian piano vi accorgerete di ogni piccola sfaccettatura presente al suo interno. La lenta strappalacrime arriva con "I remember" primo brano cantato in inglese, una ballata magistrale che finirà sicuramente in qualche nostra compilation da dedicare alla fidanzata/moglie/amante, dove risalta naturalmente l'interpretazione e la voce calda del Tiranti che disegna emozionanti melodie. "Più di ieri" è un altro brano riuscitissimo così come "Percorso obbligatorio" che presenta, ma non è l'unico, linee melodiche che riportano ad altri lavori del passato che hanno coinvolto Rob come Headrush, A Perfect Day e, perchè no, persino certe cose dei Labyrinth.

Ed è un segnale positivo come nel mio caso che, con l'andare degli ascolti, ho spesso cambiato idea sulla mia canzone preferita del disco, segno che la qualità è davvero alta e ben distribuita e che alcune songs conquistano piano piano. Se all'inizio adoravo proprio "Percorso obbligatorio", ho poi scoperto col tempo la splendida "Non lo so", mentre negli ultimi giorni sono in fissa con "Più di ieri". I testi molto curati, parlano con occhio critico della società moderna o raccontano sensazioni ed emozioni della vita quotidiana.

"Sapere aspettare" è un disco composto da undici canzoni dove viene messa in risalto la splendida voce del nostro Roberto, orgoglio nazionale, ma non solo. Undici brani composti con classe e maestria, che conquistano ascolto dopo ascolto. Quindi liberate la mente e aprite il vostro cuore a questo splendido primo lavoro solista del nostro Roberto Tiranti.