Formati da quattro musicisti provenienti da altre realtà della scena messicana (Morbid Messiah, Portrait of Ruin...), dopo appena un anno dalla loro fondazione debuttano i Rotting Grave, death metallers di Guadalajara prodotti da Death in Pieces Records. Facile intuire le coordinate stilistiche dei Nostri già dai primi secondi della lunga strumentale "Into the Rotten Burial" che apre "Horrid Pestilence of Death": un Death marcio e pesante, fortemente old school in cui le influenze in primis di Autopsy ed Incantation sono a dir poco palesi. Sei pezzi per una ventina minuti totali: quello dei Rotting Grave è un attacco frontale su tutta la linea tra ritmiche serrate e cascate di riff, senza badare tanto alla tecnica e senza il benché minimo accenno di melodia; così come i succitati gruppi statunitensi i Rotting Grave semplicemente badano al sodo, riversando sull'ascoltatore tonnellate di violenza allo stato brado. Ben poco d'altro c'è da aggiungere su di un lavoro di così breve durata: se siete tra quelli che sono abituati solo ed esclusivamente alle potenti produzioni moderne, i Rotting Grave non fanno per voi. Col quartetto messicano si fa un tuffo nei 90's sia stilisticamente che in fatto di produzione, cosa che agli amanti di queste sonorità così dirette e senza compromessi non potrà non piacere. Magari non un lavoro così trascendentale, ma sicuramente onesto e suonato con dedizione e passione.