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Syr Daria, una piacevole sorpresa dalla Francia Syr Daria, una piacevole sorpresa dalla Francia Hot

Syr Daria, una piacevole sorpresa dalla Francia

recensioni

gruppo
titolo
"Tears of a clown"
etichetta
Sliptrick Records
Anno

TRACKLIST:
01. In the end
02. Virus
03. Elm Street
04. Tears of a clown
05. Brother
06. Mr. Gray
07. When the roses fade
08. Losers’ Club
09. Red silence
10. Randall Flagg

LINE-UP:
Guillaume Hesse – Vocals
Christophe Brunner – Drums
Pascal Husser – Bass
Michel Erhart – Guitars
Thomas Haessy – Guitars

opinioni autore

 
Syr Daria, una piacevole sorpresa dalla Francia 2020-01-04 09:31:58 Ninni Cangiano
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    04 Gennaio, 2020
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

L’ho sempre detto e sempre sosterrò che collaborare con una webzine come allaroundmetal.com ti permette sistematicamente di scoprire bands di cui altrimenti molto probabilmente non avresti mai sentito parlare, né di cui mai ti saresti interessato. E’ questo il caso per il sottoscritto dei francesi Syr Daria, bands formatasi nel 2007 che, nella propria carriera, ha finora sfornato 3 full-lenghts: il debut album “Circus of life” nel 2011, “Voices” nel 2015 e questo “Tears of a clown”, uscito per Sliptrick Records a metà novembre 2019. Ma cosa suona questo gruppo francese? I Syr Daria, partendo da una base prettamente heavy metal, infarciscono il loro sound di un thrash molto moderno ed attuale, ricco di groove, potenza ed energia. Le due chitarre di Michel Erhart e Thomas Haessy sono protagoniste, con parti soliste di gusto e muri di riff, ben sostenute dal basso di Pascal Husser che si sente molto bene e dal drumming sempre frizzante e sostenuto dell’ottimo Christophe Brunner. Ma la carta vincente dei Syr Daria è il singer Guillaume Hesse, un cantante molto versatile e poliedrico, capace di passare dallo screaming a parti melodiche senza difficoltà, a seconda delle necessità del singolo brano o del momento all’interno della composizione. Avere un vocalist di tale qualità aumenta a dismisura le potenzialità della band, soprattutto in questo settore della musica metal in cui non è così facile trovare cantanti che non si limitino ad uno sterile screaming o che non sfocino nel troppo duro growling. L’album è composto da 10 pezzi (finalmente un disco senza inutilissime intro!!) tutti compatti ed efficaci, segno che anche il songwriting è di qualità e bada all’essenziale, senza dilungarsi inutilmente; la durata totale, infatti, è di poco superiore ai ¾ d’ora e non crea alcun problema all’ascoltatore; sono dunque inesistenti potenziali pericoli di noia o stanchezza. I vari ascolti che ho dato a questo lavoro, invece, sono stati sempre più che gradevoli e devo ammettere di essere rimasto affascinato e conquistato dalla musica, come una piacevole sorpresa. I miei complimenti ai Syr Daria che hanno davvero realizzato con questo “Tears of a clown”, dotato tra l’altro anche di piacevole artwork, un gran disco, in grado di conquistare il favore sia dei thrashers che dei true defenders, giovani o anzianotti che siano.

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