Line up tracks I-II:
CoV - vocals, synth
MV - guitars
DL - guitars, bass
TD - drums
Line up tracks III-VI:
CoV - vocals, synth
M. Pvtrid - guitars
V. Vomit - bass
T. Dirty - drums
Tracklist:
1. Ritval Expiation of the Parricide
2. De Fetialivm Ritv
3. Initiation into Impvrity (Bones Around Us)*
4. Brigade of the Old Skvll*
5. Gore Pipe*
6. Rite of the Shades*
*dallo split con i Morbid Upheaval del 2008
Un nuovo EP per i Voids of Vomit. Ma a quando un full? Hot
recensioni
opinioni autore
I Voids of Vomit sono, per chi vi scrive, al momento uno dei maggiori talenti non pienamente sfruttati della scena estrema italiana. Vi spiego: la band bresciana è probabilmente il maggior alfiere dell'Old School Death Metal che abbiamo in Italia, eppure dalla loro fondazione abbiamo avuto un demo, uno split e due EP. "Ritval Expiation" è originariamente uscito in formato tape l'anno scorso per la Unholy Domain Records, uscendo ora nei formati CD e vinile 7", con l'aggiunta dei 4 pezzi presenti nello split con i Morbid Upheaval, grazie alla Everlasting Spew Records.
Passano gli anni, ma l'attitudine dei VoV rimane costantemente inalterata. La band capitanata dall'ex batterista, ora cantante, CoV (=Cult of Vomit) rimane saldamente ancorata al proprio stile fatto di un Death Metal marcio, grezzo, sulfureo: uno stile che suona (ed è, in sostanza) maledettamente anni '90. Certo, qualcosa qua e là è mutato nel tempo, basta sentire ad esempio la differenza delle linee vocali di CoV tra i pezzi più vecchi ed i nuovi. Zero spazio per tecnicismi, melodia totalmente bandita: i VoV calano la testa e partono all'attacco con l'intento di non fare prigionieri. E, come sempre, ci riescono senza problemi. Per chi ama questo stile, "Ritval Expiation of the Parricide" e "De Fetialivm Ritv" sono due vere e proprie bordate.
La personale speranza è che i due pezzi sopraccitati, così come in generale questo EP, siano solo un antipasto in vista di qualcosa di più grosso. Insomma, spero vivamente di poter vedere i Voids of Vomit all'opera finalmente sulla lunga distanza. Per ora, però, ci accontentiamo di "Ritval Expiation", dando anzi anche merito alla Everlasting Spew per aver dato una giusta nuova promozione a questo lavoro, facendo scoprire o riscoprire, a seconda dei casi, anche un lavoro più vecchio della band lombarda.