Line Up:
Luka Milojica: voce, chitarre, basso drum programming
Tracklist:
1 Lich
2 Stormcall
3 Black Wind
4 Maelstorm
5 Forcefield
6 Hex
7 Tremor
8 Fire Wield
9 Lightning
10 Vortex
Line Up:
Luka Milojica: voce, chitarre, basso drum programming
Tracklist:
1 Lich
2 Stormcall
3 Black Wind
4 Maelstorm
5 Forcefield
6 Hex
7 Tremor
8 Fire Wield
9 Lightning
10 Vortex
Gli Haiduk sono un solo project del chitarrista canadese Luka Milojica, qui impegnato nella composizione totale di questo nuovo lavoro a due anni di distanza dal precedente “Plagueswept” del 2010. Il sound proposto è una mistura di black metal molto tecnico, misto al death anch'esso molto elaborato strutturalmente; in parole povere, ciò che oggi, grazie all'onda di Behemoth ed Hate, principalmente viene definito "Blackned".
Sin dall'iniziale "Lich" il disco si sviluppa sulla potenza e sul groove dei brani, il songwriting è molto originale e ben studiato, poiché ripesca le influenze della scuola estrema più antica, per poi evolversi in uno stile decisamente nuovo e fresco.
Sono le chitarre a risaltare sul resto, vuoi anche perché strumento principale dell'assai dotato musicista canadese, il che risulta però un po' arma a doppio taglio: sia chiaro nel complesso è un buon lavoro, ma forse le sei corde godono di una cura maggiore rispetto agli altri strumenti, che a loro volta sono un pò “eclissati”; il basso infatti si sente poco, col risultato che a livello qualitativo i pezzi risultano ottimi come creatività, ma piatti sul piano produttivo. La batteria, essendo fatta per mezzo di programming, si presenta troppo fredda e finta, varia ed elaborata sul piano compositivo delle singole partiture ma, come per il basso, i suoni appiattiscono troppo, col risultato che il disco nel complesso suona non come una band, ma come un chitarrista con il supporto di qualche sampler ritmico.
In conclusione, il lavoro di questo metal-head canadese è sicuramente valido sul piano compositivo, i brani infatti dimostrano più che a dovere le sue doti ed il suo gusto ma, se posso permettermi, consiglio per i prossimi lavori una cura maggiore dei suoni degli altri strumenti di cui si avvale, in modo tale che le sue doti chitarristiche spacchino a dovere.