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Other View: un esordio più che promettente

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Going to nowhere
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TRACK LIST

1. Exile

2. Doppelganger

3. Rebirth

4. Balder’s dreams

5. In a tower of lies

6. Lost in heaven and hell

7. Every friday

8. Reason of life

9. Spawn

 

LINE UP

Lon Hawk – Voce

Stefano Candi - Chitarra

Francesco Tuscano - Chitarra

Antonio La Selva – Basso

Matteo “Vidar” Cidda- Tastiere

Giacomo Bizzarrini - Batteria

opinioni autore

 
Other View: un esordio più che promettente 2013-03-23 10:30:41 Ninni Cangiano
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    23 Marzo, 2013
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E’ quasi sempre sbagliato redigere una recensione dopo aver ascoltato un disco poche volte, se non addirittura una sola, perché in questa maniera superficiale non si riescono a cogliere particolari che solo ascolto dopo ascolto riescono ad emergere. Se avessi preparato questa recensione ascoltando “Going nowhere”, debut del lombardi Other View (band attiva dal 2003), solo un paio di volte, avrei sicuramente trasmesso la mia prima impressione: “ecco il solito disco di power metal”, ed avrei sbagliato profondamente! E’ stato solo ascoltando più volte che mi sono reso conto del valore intrinseco di questo disco, sicuramente variegato ed eterogeneo che, partendo da basi indubbiamente power, si lascia contaminare da altri generi (dal prog, all’heavy classico al più melodico hard rock, arrivando finanche a sfiorare il thrash), rivelandosi originale (nei limiti del consentito da questo genere musicale) ed anche personale. Rimane una proposta musicale godibile ed orecchiabile, forse un pizzico non del tutto di immediata assimilazione, ma comunque mette in mostra una band, questi Other View, dalle ottime potenzialità, con doti tecniche anche interessanti ed una personalità che ho riscontrato in poche bands all’esordio. Se proprio dovessimo voler cercare un termine di paragone, oserei dire che in alcuni passaggi mi hanno ricordato i Bejelit più recenti, anche per la poliedricità e capacità interpretativa del singer Lon Hawk che ricorda un po’ il grande ed istrionico Fabio Privitera; il buon Lon, infatti, non si limita a cantare e basta, ma “recita” ed interpreta in ogni singolo brano, plasmando la sua prestazione canora a seconda delle necessità, ora profonda, ora aggressiva, oppure melodica e questa è sicuramente una dote non indifferente. A livello testuale, da quello che leggo nell’esauriente bio inviata, ogni singola canzone narra una storia, un viaggio o sensazioni reali, il che denota una certa ricercatezza di fondo ed allontana gli Other View dalla massa di power-bands tutte saghe e storielle fantasy (senza voler mancare di rispetto per chi si mette a scriverle!). A livello musicale, come detto, la proposta di questa band è godibile, con ritmi spesso indiavolati della batteria di Giacomo Bizzarrini che supporta a dovere le due chitarre dei fondatore Stefano Candi e di Francesco Tuscano, autori di ottimi parti soliste. Ho sentito un po’ troppo in sottofondo il basso di Antonio La Selva e poco protagoniste le tastiere di Matteo “Vidar” Cidda, due armi che in futuro secondo me andrebbero sfruttate meglio, per permettere al sound della band una resa ancora migliore. Per essere ad un debut album, qui siamo molto avanti e mi meraviglia molto come le labels, che spesso troviamo a produrre vere e proprie immondizie musicali (tanto per rubare le parole al grande Franco Battiato), non abbiano scoperto le potenzialità di questi Other View. In bocca al lupo ed ora speriamo di non dover attendere molto per un nuovo album!

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