Belladonna: linfa per spiriti sensibili Belladonna: linfa per spiriti sensibili Hot

Belladonna: linfa per spiriti sensibili

recensioni

titolo
“Shooting dice with God”
etichetta
autoprodotto
Anno

 

TRACK LIST

1) All is vanity

2) Karma warrior

3) Abduction

4) If I was God

5) Ishtar blues

6) Wonderlust

7) In my demons’ name

8) Aura blues

9) Primal dream

10) Multiverse love

11) I set my controls to overdrive

 

LINE UP

Luana Caraffa - Voce

Dani Macchi - Chitarre

Valentina De Iullis - Tastiere

Tam Scacciati – Basso

Mattia Mari - Batteria

opinioni autore

 
Belladonna: linfa per spiriti sensibili 2013-04-13 09:08:00 Ninni Cangiano
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    13 Aprile, 2013
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Tornano i romani Belladonna, a distanza di 2 anni dal loro ultimo lavoro “And there was light”, con il quarto album intitolato “Shooting dice with God”, dotato di una bella copertina opera della fotografa (e nostra collaboratrice esterna) Barbara Badetti. Ancora una volta, come oramai tradizione per la band capitolina, si tratta di un’auto-produzione, il che mi convince una volta di più della miopia dei discografici italiani e non che producono quantità immani di immondizie musicali e non si accorgono di splendide realtà come questa dei Belladonna (ma potremmo fare purtroppo una lunga lista di esempi in tal senso!). “Shooting dice with God” è un altro tassello nella carriera dei Belladonna che con la loro musica “noir” ci accompagnano in un lungo viaggio introspettivo alla ricerca dei punti più oscuri e nascosti della nostra anima. Il loro dark-rock, con qualche richiamo al gothic metal, infatti è estremamente pregno di atmosfere romantico-decadenti e va ascoltato con una certa predisposizione d’animo, messi comodi, magari al buio e stesi, lasciandosi avvolgere ed ammaliare dalle note sparate a volume adeguato (ma non eccessivo) dalle casse dello stereo; se quindi cercate qualcosa per fare casino in compagnia, magari innaffiati da fiumi di birra, direi che la proposta musicale dei Belladonna non mi sembra la più adatta e forse converrebbe dirottarsi su un po’ di happy metal. Se, invece, siete anime oscure, avete dentro di voi quel germe di romanticismo, mescolato con un po’ di sana tristezza e pessimismo, questa musica sarà per voi una sorta di sublimazione, linfa per uno spirito assetato. “Shooting dice with God” è composto da 11 pezzi, in cui si alternano momenti più ritmati (“All is vanity”, “Karma warrior”, “Ishtar blues”, “Primal dream” e la conclusiva “I set my controls to overdrive”), più vicini a lidi gothic metal e, pertanto, i miei preferiti, ad altri più pacati e riflessivi (“Abduction”, “I was God”, “Wonderlust”, “In my demons’ name”, “Aura blues” e la splendida “Multiverse love”) in cui è l’eleganza a farla da padrona. Questo disco non è di immediata assimilazione e presuppone una certa predisposizione mentale e di spirito, non è indicato a tutti ma, se rientrate in questa cerchia di animi sensibili, avrete quasi 50 minuti di musica con la M maiuscola!

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