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Mirrormaze: quando l'Italia fa scuola

recensioni

titolo
Walkabout
etichetta
Bakerteam Records
Anno

 

Tracklist:

 

01. Prisoner

 

02. Earn Your Answers

 

03. Vicious Circle

 

04. Lost In A Belief

 

05. Joke

 

06. Deeper Signs

 

07. Walkabout

 

08. Missing

 

09. Broken Soul

 

 

 

Lineup:

 

Fabio D’Amore – vocals

 

Sam Lanfranchini – keyboards

 

Davide Penna – guitars

 

Juan Manuel Savoini – bass

 

Fabio Nasuelli – drums

 

opinioni autore

 
Mirrormaze: quando l'Italia fa scuola 2012-06-24 23:00:55 Raffaele Acampa
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Raffaele Acampa    24 Giugno, 2012
Ultimo aggiornamento: 01 Luglio, 2012
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Potrei iniziare e chiudere questa recensione semplicemente scrivendo “ottimo lavoro” e consigliarne l’ascolto, ma vale davvero la pena dare il giusto spazio ad un cd che merita di entrare con prepotenza nel mercato della musica metal. I Mirrormaze sono una di quelle band che cercano l’alchimia perfetta nella loro musica, senza strafare, mantenendo in equilibrio tecnica e melodia, evitando soluzioni esasperatamente innovative ma amalgamando sonorità diverse fino ad ottenere un risultato fluido e coerente. Walkabout è un gioiellino di power/prog che vive di vita propria, che ha carattere e personalità. Quello che colpisce è una certa perizia tecnica che si fonde con una buona capacità compositiva ed un gusto mai scontato ma di facile approccio. Il cantante è uno dei punti di forza, con una ottima capacità interpretativa, un timbro potente e una buona estensione. Le nove tracce del cd non sono mai scontate, ma mai labirintiche, pur mantenendo una buona dose di personalità grazie al lavoro di tutti e cinque i musicisti che mantengono alto il livello della realtà metal italiana.

Ma cosa troviamo in Walkabout? Prisoner e Vicious Circle sono surrogati di potenza, melodia e tecnica. Due tracce trascinanti, alle quali non si può rimanere indifferenti. Lost In A Belief, invece, si muove su territori più progressive, con splendidi crescendo, e fughe di tastiera di pregiata fattura.
Deeper Signs è un ottimo esempio di prog-ballad dalle tinte fortemente interpretative che vede la partecipazione del grande Ray Alder, attuale voce dei Fates Warning.
Infine, con Walkabout si entra nel massimo della espressione progressive della band: una traccia di oltre otto minuti nella quale si risentono forti le influenze di Royal Hunt e Masterplan, e diventano predominanti momenti di puro metal neoclassico. Insomma, più di un’ora di ottima musica che di sicuro vi sorprenderà.

Credo proprio che non ci sia altro da dire, ma solo tanto da ascoltare. Mirrormaze: ricordate questo nome…

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