Syn Ze Sase Tri: Il Symphonic Black parla rumeno Syn Ze Sase Tri: Il Symphonic Black parla rumeno Hot

Syn Ze Sase Tri: Il Symphonic Black parla rumeno

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Sub Semnul Lupului
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01. Sorocul      
02. Născut în negură         
03. Vatra strămoşească          
04. Legea străbunilor          
05. Sub semnul lupului          
06. Sîmbăta apelor          
07. Nemuritor şi veşnic          
08. Înţeleptul întrupat          
09. În pîntecul pămîntului          
10. Pustnicul munţilor          
11. Înaripat şi împietrit          
12. Venirea

 

opinioni autore

 
Syn Ze Sase Tri: Il Symphonic Black parla rumeno 2012-07-14 09:22:37 Gianni Izzo
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Gianni Izzo    14 Luglio, 2012
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Legati ai connazionali Negură Bunget attraverso la figura del chitarrista Corb, che si cimenta anche dietro ai microfoni insieme al cantante Lycan, i rumeni Syn Ze Sase Tri in realtà trovano il loro modus sonandi in un black metal meno ambient oriented e meno intimo, ma più sinfonico e battagliero, nel quale i testi in lingua madre si muovono tra mitologie rumene e sanguinari episodi storici della propria terra. Buona la produzione, passaggi musicali nel complesso discreti ma che talvolta si ingarbugliano troppo, difficile infatti trovare un brano lineare, la band sente l’obbligo di continuare a cambiare continuamente il mood dei singoli pezzi, con il risultato di avere troppe schegge musicali, troppo brevi per essere apprezzate a pieno e che non sempre riescono a coesistere insieme. Ci si distrae un po’ troppo, rimane in testa un po’ poco, eppure basterebbe il pagan black metal di “Înaripat şi împietrit” (Alato ed Impietrito), impreziosito da passaggi sintetizzati di flauto, o il finale della sofferente “Vatra strămoşeasca“ (Il nido degli antenati) a chiarire le idee ai Syn. Approfondire un po’ una sfaccettatura della propria musica per renderla davvero interessante, senza andare a complicarsi la vita in continui riff e melodie dissonanti per creare passaggi orrorifici, che con tutta sincerità, dopo un ventennio di Dimmu Borgir e Cradle Of Filth, sembrano fin troppo canonici e adolescenziali. Eppure questo secondo album dei Syn Ze Sase Tri sa anche sorprendere, la band si inventa “In Pantecu Pamantului” (Nel Ventre Della Terra), un brano black acustico, e l’idea, interessante sulla carta, riesce a colpire. C’è insomma del buono, ma le idee vanno ancora limate e fatte lievitare per bene.

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