1 Intro
2 The Nine Worlds Burn
3 The Dispossessed
4 Gap of Ginnungs
5 Bound to Reunite
6 Nordvegr
7 Up on the Mountain
8 Plague-ridden Rebirth
9 Harvest (The End)
10 ... to North
1 Intro
2 The Nine Worlds Burn
3 The Dispossessed
4 Gap of Ginnungs
5 Bound to Reunite
6 Nordvegr
7 Up on the Mountain
8 Plague-ridden Rebirth
9 Harvest (The End)
10 ... to North
Dietro il moniker King Of Asgard si nascono i due ex-Mithotyn, Karsten Larsson (attuale batterista dei Falconer), e il chitarrista e cantante Karl Beckman. Il gruppo, messo su nel 2008, segna la rinascita di quella parte estrema del viking metal dei Mithotyn, lasciata al suo destino dal chitarrista Stefan Weinerhall, che contribuì a sciogliere il gruppo svedese, per poi fondare la power metal band, Falconer.
“…To north” è il secondo album dei King, che giocano in casa, schierando come special guest Helène Blad (già tastierista nei Mithotyn e sorella di Mathias Blad, cantante dei Falconer), che presta la sua angelica voce nel brano d’apertura “The Nine Worlds Burn”, e il chitarrista Jimmy Hedlund (Seconda chitarra nei Falconer), che regala un paio di preziosi assoli al brano “Gap Of Ginnungs”.
L’album è buono ma le due perle sovra citate ci fa pensare a “…To north” come un’occasione persa di fare un ottimo disco. La rocciosa e tirata “The Nine Worlds Burn” ha uno dei più bei riff dell’anno e l’idea di introdurre quelle evocative vocals femminili dal sapore etnico che fanno da contrappunto al potente growling di Beckam, è geniale. “Gap of Ginnungs” invece ci riporta indietro negli anni ’90, il brano in pieno stile Mithotyn procede epico e glorioso con un coro gregoriano ad accompagnare la voce durante il refrain. Nonostante tutti i pezzi siano di buona fattura, a cospetto di queste due perle, passano in secondo piano, sembrano fin troppo canonici e di mestiere, anche se c’è da scuotere la testa durante il refrain di “Nordvegr” o ascoltando le ritmiche di “Up To Mountains”. Sembra che i nostri non abbiano avuto il coraggio di dare piena espressione alla proprie potenzialità, adagiandosi su uno schema già preconfezionato, di certo più sicuro ma meno entusiasmante. In ogni caso, per i nostalgici dei Mithotyn o per chi è in trepidazione aspettando il nuovo disco degli Amon Amarth, questo “…To North” è un buon pasto musicale, con almeno un paio di portate molto al di sopra della semplice media.