- Apathetic
- Diatom
Particolare la storia degli Acid Ocean così come particolare è il supporto con il quale hanno scelto di proporsi al pubblico. Partito nel 2002 da una idea di Fabio Serafini (Ch e Vc), già con i milanesi Unscarred e Elevation, il gruppo compone una buona quantità di materiale ma si scioglie dopo pochi mesi. Ora, a distanza di 10 anni, Gli Acid Ocean si ripresentano con una formazione aperta che comprende attualmente Luca Caserini (Bt) e Diego Cavalotti (Bs) e lo fanno con un 7” auto prodotto (la cover è “a tema”). Una scelta quella del formato vinile 45 giri per certi versi coraggiosa e originale visto che nel loro genere, definito nella biografia come Sludge/Stoner, non è così facile trovarne come può essere per generi quali Thrash, Black, o Punk. Due brani sono pochi per valutare in toto una band ma quello che salta alle orecchie è che i presupposti citati ci sono. Mentre “Aphatetic” viaggia su coordinate Hard e vira al Doom pesantissimo, citerei i Candlemass ma con voce più “maligna”, per poi tornare ad un Hard più veloce, “Diatom” va sullo Stoner Hard oscuro e prosegue con alternanze di stacchi e cambi. Francamente non ho riscontrato, come precisa la biografia, influenze di Prog mentre la Psichedelia con lo Stoner ci va a nozze e, quindi, rimane valida per “Diatom” se proprio vogliamo evidenziarla e trovarla. La registrazione tenuta senza artifici e ritocchi, così come la produzione, sono all’altezza di un lavoro del genere e, al limite, quello su cui si può sindacare è la totale mancanza di qualsivoglia elemento innovativo che mi fa “temere” per un prossimo Full Lenght; per ora va bene così.
Nota. Il vinile è richiedibile alla band durante i concerti o all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.