1. Black Sun Rising
2. Reap My Scars
3. Aiming A Fist In Enmity
4. Can't Stand The Sight
5. A Scent Of Scorn
6. Redshift
7. Only Way
8. Break Into His Heart
9. The Hatred
tornano i deathsters Destinity Hot
recensioni
opinioni autore
Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 2012
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Tornano sempre su Lifeforce Records i Destinity, ormai giunti al quarto disco. La band, pur non inventando nulla di nuovo, riesce sempre a farsi spazio tra la miriade di bands che suonano death/thrash in stile svedese. Certo, è difficile aspettarsi un capolavoro da un genere che ormai non ha poi così tanto da dire, però i Nostri si destreggiano bene tra riff, appunto, swedish style e furiose accelerazione thrash/death che ricordano sicuramente qualcosa dei Soilwork, e talvolta, un pelo di ferocia scatenata simile ad altri acts come gli Hatesphere, nonchè aperture melodiche che possono richiamare le soluzioni del quintetto capitanato da 'Speed' Strid e un pochino gli Scar Symmetry, quest'ultimi anche per l'attitudine improntata sulla ricerca di assoli tecnici ma melodici.
A questo punto, mi sento in dovere di citare anche un'ottima produzione moderna e spumeggiante che risalta ogni strumento ed ogni differente sfaccettatura del sound quì proposto. Per altro, la batteria, e più in generale, l'intero impianto ritmico, è di altissimo livello. Peccato un pò per il cantato che non mi convince a pieno, ma comunque ci sta.
In definitiva, ci troviamo tra le mani un album di death metal melodico (e piuttosto violento) decisamente piacevole, in cui ogni traccia, pur non facendosi distinguere, risulta di buona fattura. Dietro c'è, ovviamente, lo zampino di un buon songwriter che sa il fatto suo, e di questi tempi, specialmente in generi saturi, è merce rara. Speriamo che i Destinity continuino così, verso un cammino che non li ha portati a nessun capolavoro, ma chiariamoci, scrivere dischi piacevoli è sempre meglio di fare un capolavoro e poi tre schifezze.