01. Rebel Empire (4:54)
02. Lion Attack (4:33)
03. Rise (4:43)
04. Shackles Of War (4:02)
05. The Day That I Die (3:59)
06. Angels Cry (5:52)
07. Save Me (4:06)
08. Freedom Reign (7:04)
09. Help Me Call My Name (2:15)
10. Blackout (Scorpions Cover - Bonus Track) (3:47)
Power Metal solido, potente e melodico per i Dignity Hot
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Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 2013
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Tornano i Dignity dopo il buon debutto "Project Destiny" di ben 5 anni fa, con un sound ed una formazione leggermente stravolti. Se infatti il primo album della band austriaca conteneva 9 pezzi iper melodici con Jake E. Berg alla voce (Amaranthe, Dreamland), in questo secondo capitolo troviamo un power metal più aggressivo e potente (seppur comunque dall'alto tasso melodico) ed il microfono viene affidato al danese Soren Adamsen (Artillery, ex-Crystal Eyes), singer dall'ugola sporca che convince, ma non esalta.
"Rebel empire" scelta anche per la realizzazione del video, è una mazzata di power potente ma allo stesso tempo melodico e di grande impatto che mette subito in chiaro dove questi austriaci vogliono andare a parare. Un brano super che si apre in un bel ritornello melodico. Inoltre è sempre presente nel disco il lato sinfonico con tastiere in evidenza sia in fase di accompagnamento agli altri strumenti sia con veri e propri solos. Si passa dalla massiccia "Lion attack" al mid tempo "Rise", che piace con il suo coro melodico. Il sound ricorda a tratti gli Helloween della prima era Deris stile "Master of the rings" per intenderci, e ne sono chiari esempi la spumeggiante "Save me" e la cupa "Freedom reign". A chiudere il disco ci pensano la breve outro "Help me call my name" che presenta un bel coro alla Theocracy e la cover dello storico brano degli Scorpions "Blackout".
Insomma i Dignity cambiano pelle ma il risultato resta comunque piuttosto positivo; "Balance of power" è un disco solido, potente e melodico capace di trasmettere tanta carica e che si lascia ascoltare molto bene. Magari vi spiazzerà all'inzio se vi aspettate un sound più leggero come nel debutto, ma io credo che la band austriaca sia sulla giusta strada, speriamo non toccherà aspettare altri 5 anni per ascoltare il loro terzo album.