I greci Double Treat propongono in questo nuovo lavoro un hard rock anni '70 con evidenti radici blues.
L' opener Never Too Late è una traccia pesante, lenta e orecchiabile ed è un buon modo per iniziare il disco. La successiva Even The Score Tonight si mantiene sullo stesso ritmo, ma è molto più ancorata al blues rispetto alla precedente. Till The End è senza dubbio uno dei picchi dell'album, da segnalare i virtuosismi di chitarra e batteria. Dreams Coming Back To Life evidenzia ancora una volta le influenze blues della band e ci regala ottimi assoli di tastiere e chitarra. Who Says? è un altro pezzo blues che però non entusiasma più di tanto. Una delle perle del disco è la malinconica ballad Die Less, brano molto progressivo, che viene conclusa da un altro grande assolo di chitarra. I'll Take Your Life e They're Huntin' Me sono altre due tracce di buon hard'n'blues. Comincia però a farsi strada una certa monotonia : le ritmiche delle canzoni sono più o meno le stesse e ci si aspetta di sentire qualcosa di più aggressivo. Wander Thirst è una ballad oscura e struggente ed è uno dei migliori episodi della tracklist. Molto buona anche Guardian Hesperus, che ricorda i primi Black Sabbath. Come conclusione troviamo una traccia nascosta, la cover di Knockin’ On Heaven’s Door del grande Bob Dylan, molto personale e revisionata. Il disco si mantiene su livelli più che buoni, spiccano i virtuosismi, ma l'eccessiva costanza del ritmo e la mancanza di aggressività e velocità lo rende alla lunga un pò noioso.