Più che un tuffo negli Eighties questo è una vera e propria immersione. I canadesi Helix, storica band dell'Ontario attiva fin dal 1974, dimostrano come si può suonare ancora quell'hard rock classico degli anni 80 tra Ac/Dc, Aerosmith, Whitesnake e via dicendo, riuscendo ancora a far battere il cuore.

Non è un caso infatti che il disco si chiami “Old School”, visto che qui di nuovo non c'è molto. In realtà molti di questi brani erano “nascosti” in qualche vecchia cassetta che la band ha deciso di riprendere in mano per proporli ai propri fans. Alcune songs sono stati solamente trasferite in digitale e successivamente masterizzate, altre risuonate interamente visto che non erano completate del tutto. Insomma fin dalle prime note, quelle di “Coming Back With Bigger Guns”, la band mette in chiaro il suo intento fatto di puro hard rock pieno di ispirazione. “Whiskey Bent and Hell Bound” sembra uscita da uno dei dischi storici degli Scorpions, un pezzzo che graffia come la voce roca di Brian Vollmer che esplode poi forte sulle note più ariose e melodiche, accompagnato da coretti in “If Tears Could Talk”. La ballatona “Tie Me Down” sarebbe perfetta per un nuovo disco dei Gotthard, mentre il tocco più hair metal di “Closer” colpisce fin dai primi ascolti. Un salto verso le sonorità più blues arriva con “Hound Dog Howlin' Blues” infine, a chiudere le danze, ci pensa la ballatona malinconica “Cheers”.

L'album è dedicato alla memoria di Paul Hackman, ex membro della band e co-writer di gran parte dei brani contenuti in questo lavoro. “Old school” è un album d'altri tempi, un lavoro davvero scoppiettante e convincente dall'inizio alla fine.