Attivi dal '99, i Keitzer sono da considerarsi tra i veterani dell'underground estremo teutonico; con il loro Death/Grindcore dalla fortissima attitudine Crust, i Nostri hanno sempre offerto, su disco come on stage, delle prestazione degne di nota, senza il minimo calo in oltre vent'anni di carriera (e con anzi un album datato 2008 che vi consiglio caldamente, "As the World Burns"). Con "Where the Light Ends", edito dalla tedesca F.D.A. Records, i Keitzer raggiungono il loro settimo sigillo d'intransigente violenza sonora, a tre anni di distanza dal buonissimo "Ascension". Stilisticamente non raggiungiamo i picchi di follia dei Benighted, ma nella buona tradizione del genere di gente come Terrorizer, Misery Index ed Assück, i Keitzer martellano sin dalle primissime note di "Shattered Silence", granitico brano che apre quest'opera; non solo dediti all'assalto all'arma bianca, i tedeschi sanno come riuscire a dare una maggiore varietà al proprio sound, riuscendo ad unire grazie ad un buonissimo lavoro di scrittura ed arrangiamento accelerazioni assassine a passaggi dall'incedere spaccacollo, con "Tyrants" che ne è l'esempio più lampante. Comunque sia, come loro consuetudine i Keitzer non danno un solo attimo di respiro: ben concentrati sull'obiettivo, i Nostri colpiscono con una serie di bordate che si concludono solo con il silenzio dopo la conclusiva "Hellion".
La carriera dei Keitzer è sempre stata all'insegna della costanza. Ed è appunto con la loro consueta costanza che per l'ennesima volta tirano fuori un lavoro che merita la promozione senza alcuna remora, tanto che viene da chiedersi se abbiano effettivamente raccolto quanto seminato.