1. Dear Brother Dominick
2. Black Flowers
3. So Sane
4. Wise Men & Lunatics
5. Calling Melchizedek
Nuovo giorno e nuova band all’orizzonte. Direttamente dalla Bulgaria arrivano al debutto i Pagliacci, progetto di symphonic metal operistico a cura del tastierista Zhivko Koev (Vivaldi Metal Project, ex-Allegorist), assieme ad una marea di musicisti internazionali quali: Mistheria (Bruce Dickinson, Rob Rock) alle tastiere, Benjamin Lechuga (Delta, Lechuga) chitarra acustica, Julie Bélanger Roy (Märchenbilder, Gone in April) alla viola, Georgy Latev (Ghost Warfare) alla chitarra, basso e altri strumenti. Alla voce ci sono ben quattro cantanti, ognuno rappresentante un personaggio della vicenda raccontata nel concept, ossia: Dimitar Naydev, Katerina Simeonova, Dimitar Belchev e Elitsa Stoyanova. Il disco qui trattato è un EP, chiamato Yours Sincerely, Sister Josephine, contenente cinque tracce che fa da ponte alla storia che verrà narrata tra il futuro primo album ed il secondo.
Il dischetto in linea di massima si ispira molto a bands come Epica e Therion per citarne alcuni però in qualche modo tenta di differenziarsi grazie ad un approccio più personale. Ascoltando ad esempio la traccia “Black Flowers” si possono trovare cori maestosi uniti a parti metalliche, incursioni sinfoniche ed atmosfere molto teatrali. Da segnalare che le parti prettamente metal sono più un contorno che una parte della musicalità vera e propria e ciò lo si nota in particolar modo anche in “Calling Melchizedek” dove trovano spazio percussioni tribali e melodie arabeggianti assieme ad arrangiamenti elettronici e momenti sognanti/dark. In questo caso la componente più dura è lasciata in sottofondo. Le voci sono sempre epiche e variegate non mancando di incastonare anche dei simil growls, che in parte ricordano il cantato freddo alla Rammstein, nella complessa ed elaborata “So Sane” (impreziosita da un eccellente lavoro melodico supportato dall’uso della viola).
I rimanenti due brani sono altre due piccole gemme da non sottovalutare. “Dear Brother Dominick” è un pezzo acustico quasi spagnoleggiante molto curato nelle melodie grazie al massiccio uso di chitarre ed archi. “Wise Man & Lunatics” è invece una canzone poetica ed eterea con passaggi di piano delicati e vocals sognanti che poi sfociano in un crescendo epico maestoso e potente.
Un lavoro non proprio originale ma di sicura qualità che non mancherà di deliziare i cultori del metal unito alla musica sinfonica. Consigliati!