In ritardo - per seri problemi personali - ecco le dieci scelte come migliori dischi dell'anno di ognuno dei componenti del nostro staff. Tirando come al solito una 'classifica a punti', i migliori album dell'anno ex-aequo sono "Reign of the Reaper" dei Sorcerer e "Chaos Horrific" dei Cannibal Corpse.
1. Cannibal Corpse
Sorcerer
3. Elvenking
Tomb Mold
Virgin Steele
6. Great Master
7. Ne Obliviscaris
Tygers of Pan Tang
9. Alice Cooper
Overkill
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Ninni Cangiano
1. Great Master - Montecristo
2. Temperance - Hermitage - Daruma's Eyes Pt. 2
3. Elvenking - Reader of the Runes - Rapture
4. Magic Opera - Battle of Ice
5. Tardigrade Inferno - Burn the Circus
6. Heimdall - Hephaestus
7. Winterage - Nekyia
8. Elfsong - Quintessence II
9. Cathalepsy - Blood and Steel
10. Sylvania - Purgatorium
Il 2023 è stato un anno ricco di dischi di ottima qualità. Nella mia personale classifica il primo posto va a "Montecristo", un album che ha la rara dota di saper emozionare ogni volta che lo si ascolta; ormai i Great Master meritano ben più importanti palcoscenici internazionali! Al secondo posto "Hermitage - Daruma's Eyes Pt. 2", nonostante i cambi di line-up i Temperance si assestano su livelli eccezionali con un disco sostanzialmente privo di difetti. Il terzo gradino del podio va "Reader of the Runes - Rapture" che conferma gli Elvenking come una delle migliori bands in assoluto al mondo nello specifico settore. Da segnalare comunque anche dischi di ottima qualità, ma fuori classifica, di gruppi come Vocifer, Signum Regis, Serenity, Primal Fear, Owlbear, Feuerschwanz, Theocracy, Bloodbound, Stray Gods, Pyramaze, Prydain, Unchosen Ones, Walk With Titans, Enforcer, Averlanche, Secret Sphere, Overkill, Gatekeeper, Frozen Crown, Ascension, Siren, Twilight Force, senza dimenticare i folli Nanowar of Steel.
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Ogre
1. Tomb Mold - The Enduring Spirit
2. Ne Obliviscaris - Exul
3. Nothingness - Supraliminal
4. Phobocosm - Foreordained
5. Cruciamentum - Obsidian Refractions
6. Fleshvessel - Yearning: Promethean Fates Sealed
7. Insomnium - Anno 1696
8. Welcome to Pleshiwar - Apostasy
9. Tardigrade Inferno - Burn the Circus
10. Horrendous – Ontological Mysterium
Quest'anno a prendere il "sopravvento" è stata sicuramente l'ipertecnica abbinata al Metal estremo: è così che ai primi tre posti della mia top 10 troviamo i Tomb Mold con "The Enduring Spirit" - disco della definitiva maturità per la band canadese lanciato totalmente a sorpresa da 20 Buck Spin -, "Exul" dei Ne Obliviscaris - che contiene la canzone probabilmente più bella mai scritta dalla band australiana - e gli americani Nothingness con "Supraliminal" - usciti a gennaio ma fino alla fine sempre nelle vette più alte della mia classifica, ed uno dei migliori album della nostrana Everlasting Spew Records -. Stesso discorso vale per i "jazzisti estremi" Fleshvessel o per i veterani Horrendous, così come vengono "premiati" gli Insomnium con il loro ennesimo grande lavoro, i deathsters più 'classici' Phobocosm e Cruciuamentum, gli oscuri ed eterei Welcome to Pleshiwar ed i grandguignoleschi Tardigrade Inferno.
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Celestial Dream
1. Sorcerer - Reign of the Reaper
2. Sacred Outcry - Towers of Gold
3. Elvenking - Reader of the Runes - Rapture
4. Crowne - Operation Phoenix
5. Angra - Cycles of Pain
6. Secret Sphere - Blackened Heartbeat
7. Tygers of Pan Tang - Bloodlines
8. Wings of Steel - Gates of Twilight
9. Tailgunner - Guns for Hire
10. Serenity - Nemesis AD
Sorcerer: La band svedese aveva mostraoi un potenziale enorme già in precedenza ma finalmente riesce a sistemare ogni dettaglio della propria proposta musicale e si presenta con un disco perfetto sotto ogni punto di vista. Nessun brano sottotono ed un ascolto esaltante dall'inizio alla fine con otto gemme di melodic doom-heavy metal
Sacred Outcry: Difficile ripetersi dopo un debutto che ha colpito gli appassionati del power-heavy metal. Ma la band greca è riuscita a ripresentarsi dopo 3 anni da "Damned for All Time..." con un lavoro che non sfigura affatto ma che anzi si esalta su linee vocali epiche e coinvolgenti.
Elvenking: Ci sono stati tanti bei dischi anche al di fuori di questi dieci scelti (Wytch Hazel, Jag Panzer, Metal Church, Revolution Saints, Uriah Heep, Roadwolf, Air Raid etc etc) e anche scegliere il podio non è facile. Premio "Reader Of The Runes - Rapture" perchè è stato certamente uno dei dischi che ho ascoltato di più e con maggior piacere durante questi dodici mesi. Complesso ma altrettanto capace di catturare fin da subito. Elvenking, una sicurezza!
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Corrado Franceschini
1. Tygers Of Pan Tang - Bloodlines
2. Motörhead - Bad Magic: Seriously Bad Magic
3. Voivod - Morgoth Tales
4. Perfect View - Bushido
5. Game Over - Hellframes
6. Leathurbitch - Shattered Vanity
7. Motörhead - Another Perfect Day: 40 anniversary Deluxe Edition
8. WYV 85 - Back And Forth
9. Daniele Liverani - The Wheel Of Emotions
10. Rod Sacred - Another Day
L'anno appena trascorso ha visto il ripescaggio di un paio di vecchi dischi dei Motörhead in edizioni opportunamente “arricchite”, assieme alla conferma di alcuni vecchi nomi come quello dei canadesi Voivod e degli inglesi Tygers Of Pan Tang. Bello e godibile il disco dei Leathurbitch che, a sorpresa, si colloca in linea con le migliori produzioni del 2023. Vista la mia passione per il Metallo italiano, non poteva mancare nella classifica una nutrita pattuglia di gruppi che, guarda caso, hanno parecchi anni di attività alle spalle. Affascinante la saga giapponese messa su disco e in scena, dai Perfect View. Ottime conferme da parte di Game Over e dei redivivi Rod Sacred. I veterani WYV85 hanno scelto di ripresentarsi con sei brani fra vecchio e nuovo suscitando curiosità per quello che sarà il loro futuro. Daniele Liverani, invece, è andato a ripescare quattro brani da vecchi nastri rendendoli attuali e interessanti.
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Enzo Prenotto
1. Enslaved – Heimdal
2. Décembre Noir – Your Sunset | My Sunrise
3. Sorcerer – Reign Of The Reaper
4. Varathron – The Crimson Temple
5. Theocracy – Mosaic
6. Cirith Ungol – Dark Parade
7. Marduk – Memento Mori
8. Immortal – War Against All
9. Ray Alder – II
10. Elvenking – Reader Of The Runes – Rapture
Un altro anno è passato, anno che purtroppo mi ha visto poco presente per via delle recensioni a causa di ritmi massacranti di lavoro ed una situazione personale poco felice. La buona musica non è mai mancata seppure non sia riuscito a dedicarle il giusto tempo. Nei primi tre album dell'anno non potevo non mettere gli Enslaved che paiono vivere una seconda giovinezza non sbagliando mai un album. Seguono i ritrovati Décembre Noir che con il nuovo lavoro dimostrano di essere fra i migliori in ambito doom/death melodico. I Sorcerer con il loro epic/doom hanno finalmente raggiunto il giusto equilibrio che fino ad oggi non era del tutto convincente.
Sono usciti poi parecchi dischi che varrebbe la pena menzionare ma lo spazio è tiranno quindi citerò poche cose: "The Crimson Temple" degli storici Varathron è una delle perle black metal di quest'anno assieme ai meravigliosi ritorni degli Immortal del buon Demonaz (non c'è gara con l'ex collega Abbath) e dei Marduk che nonostante i continui cambi di formazione riesca ancora a tirare su dei muri di suono impressionanti. Andando più sul melodico non si può non citare il ritorno a sorpresa dei Theocracy che oramai si pensava spariti dalla scena; il loro power metal dalle tinte sinfoniche è sempre epico e contagioso e si spera non si fermi. Idem per i nostrani Elvenking che incantano come sempre con lavori di qualità e questo disco punta ancora di più sulla dinamicità e su una voglia continua di emozionare e stupire. Chiudono la classifica i maestri epic Cirith Ungol che, a quanto pare, chiuderanno a breve la loro lunga carriera lasciandoci con uno splendido album e la seconda prova solista del cantante dei Fates Warning, Ray Alder, che con questa prova vira su di una direzione più cupa ma sempre sopraffina e raffinata.
Aggiungo qualche chicca alternativa per i più famelici:
NDOX ELECTRIQUE – Tëdd ak Mame Coumba Lamba ak Mame Coumba Mbang (nuovo collettivo sperimentale capitanato dal duo Putan Club)
JOZEF VAN WISSEM & JIM JARMUSCH - American Landscapes (nuovo lavoro del combo che raggiunge nuovamente vette sensoriali ad alti livelli)
NAOKO SAKATA - Infinity (una delle migliori pianiste sperimentali attualmente in circolazione)
Come sempre auguro a tutti i miei colleghi di redazione e alle loro famiglie tanti auguri per un nuovo anno che doni felicità ed entusiasmo. Un augurio speciale anche a tutti voi che leggete i nostri articoli e ci supportate nel nostro duro lavoro. Un mega abbraccio a tutti!!! Long Live Rock'n'Roll!
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Luigi Macera Mascitelli
1. Vertebra Atlantis - A Dialogue with the Eeriest Sublime
2. Shining - Shining
3. Cannibal Corpse - Chaos Horrific
4. Tomb Mold - The Enduring Spirit
5. Cruciamentum - Obsidian Refractions
6. Ne Obliviscaris - Exul
7. Phobocosm - Foreordained
8. Fleshvessel - Yearning: Promethean Fates Sealed
9. Cattle Decapitation - Terrasite
10. Oak - Disintegrate
Anche il 2023 giunge al termine. Come di consueto ci ritroviamo a stilare la Top10 che raccoglie i migliori dischi usciti durante l'anno; e come sempre, ormai è una garanzia, ci si ritrova a dover scartare tanta, tantissima roba veramente interessante e a sprofondare nei dubbi filosofici su cosa inserire. Ma, speculazioni a parte, andiamo a vedere cosa ha da offrirci il 2023, con alcune conferme e novità che musicalmente parlando sono state delle rivelazioni.
Cannibal Corpse: Sedicesimo capolavoroper gli dei dell'Olimpo del death. C'è poco da dire: trentacinque anni di attività in cui i mostri sacri prendono a calci in c**o l'inesorabile scorrere del tempo. E Giorgione nazionale alla voce è sempre una garanzia
Shining: Morte, disperazione, odio, follia, nichilismo... il gorgo oscuro che inghiotte ogni cosa: Niklas ci ha regalato un altro pezzo della sua anima tormentata . Carne e sangue in un album che mette i brividi, con l'eleganza e la maestria di chi un genere l'ha inventato.
Vertebra Atlantis: Per il secondo anno di fila Mr. Gabriele Gramaglia vince il titolo di "Album dell'anno", e questa volta con i suoi Vertebra Atlantis. Quando l'estro artistico si fonde con la bravura, il risultato è un capolavoro. Inarrivabile sotto ogni aspetto. Primo posto (di nuovo) meritatissimo.
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Virgilio
1. Kamelot - The Awakening
2. Soen - Memorial
3. Xandria - The Wonders Still Awaiting
4. Beyond the Black - Beyond the Black
5. Juglans Regia - Neranotte
6. Iron Savior - Firestar
7. Course of Fate - Somnium
8. Severed Angel - Severed Angel
9. Oblivion Protocol - The Fall of the Shires
10. Burning Witches - The Dark Tower
In generale, quest'anno, non sono mancante buone release, ma la nostra sensazione è che, salvo qualche caso, la maggior parte delle band abbia evitato di uscire dalla propria comfort zone, puntando sul sicuro, senza particolari stravolgimenti o sperimentazioni. Ci è molto piaciuto l'album dei Kamelot, proprio in quest'ottica, perchè senza rivoluzionare nulla dimostra come la band sia riuscita comunque a mantenersi su ottimi livelli. Cambiando genere, si sono distinti anche i Soen, con un lavoro più diretto e che sa emozionare, dimostrando sempre grande carattere e personalità.
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Max Giangregorio
1. KK's Priest - The Sinner Rides Again
2. Virgin Steele - The Passion of Dionysus
3. Dokken - Heaven Comes Down
4. Cirith Ungol - Dark Parade
5. Masterplan - Masterplan (20th anniversary edition)
6. U.D.O. - Touchdown
7. Lordi - Screem Writers Guild
8. Demonio - Reaching for the Light
9. Wardress - Metal 'til the End
10. Dimmu Borgir - Inspiratio Profanus
KK's Priest: Inossidabile KK Downing, uno degli indiscussi Gods of Metal. Seminale con i suoi Judas Priest ed ancora attuale dopo quasi cinquant'anni
Virgin Steele: Dave de Feis & Co. sono ancora saldamente in sella allo stallone dell'Epic Metal. Faraonici
Dokken: Un altro come-back attesissimo di un frontman inossidabile, capostipite del metallo di classe. Ancora oggi il suo heavy melodico acchiappa!
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Anthony Weird
1. Cannibal Corpse - Chaos Horrific
2. Dying Fetus - Make Them Beg for Death
3. Immortal - War Against All
4. Marduk - Memento Mori
5. Katatonia - Sky Void of Stars
6. Suffocation - Hymns from the Apocrypha
7. Ghost - Phantomime
8. Mork - Dypet
9. Periphery - Periphery V: Djent Is Not a Genre
10. Downfall of Gaia - Silhouettes of Disgust
Dopo anni di violenza, sangue e budella senza limiti, i Cannibal Corpse riescono ancora a centrare il bersaglio senza se e senza ma! Una scarica di adrenalina, velocità e horror come solo loro sanno fare! Nessuna sbavatura, nessuna stanchezza, signori, i sovrani del Brutal death metal, sono vivi e vegeti! Lunga vita ai re!
Poche band riescono ad entusiasmarmi con pezzi così complessi e articolati, come i Dying Fetus! Una continua ostentazione di tecnica e competenza che però, riesce paradossalmente a non essere mai stucchevole o noiosa, ma che, anzi, coinvolgono e caricano come un rinoceronte imbizzarrito! Canticchierete quei riff per giorni muovendo la testa, cosa volete di più?!
Gli Immortal donano una ulteriore prova della loro rinascita dopo quel capolavoro che è stato Northern Chaos Gods. Il distaccamento di Abbath non ha intaccato minimamente la pelle dura e congelata della band che ora torna per incidere nella roccia a caratteri cubitali "Gli Immortal non moriranno mai!"
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Davide Collavini
1. Overkill - Scorched
2. Metallica - 72 Season
3. Whitin Temptation - Bleed Out
4. Eclipse - Megalomanium
5. Great Master - Montecristo
6. Corey Taylor - CMF2
7. Corroded - Plague
8. Alice Cooper - Road
9. Blink 182 - One More Time
10. Andrea Martongelli - Utradead
Overkill: Grandi, granitici, massicci e potenti! Semplicemente perfetti! l'album thrash metal per eccellenza del 2023
Metallica: Un disco che riprende tutto ciò che i Metallica sembravano aver dimenticato. Dimostrando che invecchiare non sempre significa perdere smalto e tecnica. Un grande James Hetfield a coronare un album di tutto rispetto.
Within Temptation: Potenza, suono cupo e pesante, una interpretazione vocale da urlo di Sharon den Adel unito a tematiche attuali e delicate come guerra e diritti civili delle donne, rendono quest'album una delle migliori realizzazioni della band olandese!
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Valeria Campagnale
1. Alice Cooper - Road
2. L.A. Guns - Black Diamonds
3. Virgin Steele - The Passion of Dionysus
4. Extreme - Six
5. Ville Valo - Neon Noir
6. Nita Strauss - The Call of the Void
7. Within Temptation - Bleed Out
8. Overkill - Scorched
9. Winger - Seven
10. Evergrey - From Dark Discoveries to Heartless Portals
"Road" suona come un album hard rock molto old school, il primo album di Alice Cooper ad essere stato registrato dalla sua band in tour e la registrazione dal vivo in studio permette all'energia di trasparire dal disco, dato che non ci sono sovraincisioni proprio perché l'idea di questo album è mostrare quanto sia brava questa band dal vivo. Anche questa volta Alice non si smentisce.
"Black Diamonds" è il miglior album che gli L.A. Guns hanno registrato dopo la reunion, la musicalità mostra Phil Lewis in forma ed incredibile, un album vario e divertente dal tipico suono hard rock classico.
"The Passion of Dionysus" mostra nuovamente che David DeFeis oltre ad essere un musicista geniale è anche un eccezionale visionario. Sicuramente i Virgin Steele hanno diviso il loro pubblico con scelte differente orientandosi in mille sfaccettature e questo ultim'album non fa eccezioni ed è più per un pubblico più progressista.