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11 Gen

Il 2024 della musica metal secondo la redazione di allaroundmetal.com In evidenza

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Il 2024 per noi di allaroundmetal.com è stato sostanzialmente un grande anno per la nostra amata musica, con il ritorno di nomi storici ma anche con l’arrivo di debuttanti di qualità. Pur non avendo mai raggiunto la vetta delle top 10 per nessuno di noi, “From hell I rise” di Kerry King ha ottenuto più consensi di tutti, essendo presente in diverse delle varie classifiche personali, seguito a ruota da "Invincible shield" dei Judas Priest, ritenuto il migliore da due di noi. Sul podio ideale, al terzo gradino, “The Last Will And Testament” degli Opeth. Ma ecco le nostre top 10 del 2024 con i vari pareri e commenti personali, buona lettura!

 

Ninni Cangiano:

Il 2024 è stato ricco di uscite di grande rilievo, dischi semplicemente spettacolari, realizzati soprattutto da gruppi underground, segno che il metal è ancora bello vivo e frizzante, a dispetto delle immondizie musicali che ci ammorbano quotidianamente. Il mio personale podio è stato difficile da decidere, ma il nuovo album degli Aether Void ritengo abbia davvero quel quid pluris per essere ricordato a lungo! Anche “Unseen” dei Thola è parimenti semplicemente spettacolare, ma ho voluto premiare un’autoproduzione. Segue a brevissima distanza l’ultimo disco dei Silent Winter, davvero una bomba, che è un piacere ascoltare e riascoltare in loop. Non sono rientrati nella top 10, ma meritano anche citazione dischi di gruppi come Alterium (alla ideale posizione 11), Elettra Storm, Powerwolf, Orden Ogan, Empiric, Die For My Sins, In Vain, Hammer King, Whiteabbey, Rage, Ironbound, Mad Hatter, Dreamgate, Captain Hawk, Shadows of Steel, Bloodorn, Lords of the Trident, Krilloan, Powercross, Auro Control, Ironflame, Dyscordia, Kingcrown, Freedom Call, senza dimenticare i live-album di Mesmerize ed Helloween, per un 2024 a dir poco grandioso!

1.        Aether Void “Of rage and grief”

2.        Thola “Unseen”

3.        Silent Winter “Utopia”

4.        Vision Divine “Blood and angels’ tears”

5.        Lankester Merrin “Dark mother’s child”

6.        Thornbridge “Daydream illusion”

7.        Throne of Thorns “Converging parallel worlds”

8.        Eregion “Non omnis moriar”

9.        Scars of Solitude “Under disheartening skies”

10.    Caressing Misery “Lost and serene”

 

Luigi Macera Mascitelli:

1. Cosmic Putrefaction - "Emerald Fires Atop the Farewell Mountains"

Per il terzo anno di fila Gabriele Gramaglia guadagna di diritto il primo posto, ancora una volta con i suoi Cosmic Putrefaction. Probabilmente il loro disco più sentito, caotico e bestiale, superiore perfino al capolavoro del 2022. È qui, signori, che si vede il talento innato e disumano di un Artista con la "A" maiuscola. Inarrivabile

2. Ulcerate - "Cutting the Throat of God"

I signori indiscussi di un certo modo di intendere il Death Metal. Gli Ulcerate sono la garanzia fatta band, e questa nuova creatura saprà ancora una volta trascinarvi in un turbinio caotico di emozioni. Maestoso, imponente e stratificato. Questo è il Death Metal del futuro.

3. Blood Incantation - "Absolute Elsewhere"

Forse l'album più innovativo ed avanguardistico del 2024. I Blood Incantation meritano la medaglia di bronzo a mani bassissime: riff colossali, sezioni ambient, continui miscugli con il Prog anni '70... Niente in questo disco è messo a caso. Il risultato: un disco colossale.

4. Defacement - "Duality"

5. Hideous Divinity - "Unextinct"

6. Winterfylleth - "The Imperious Horizon"

7. Dark Tranquillity - "Endtime Signals"

8. Hour Of Penance - "Devotion"

9. Fleshgod Apocalypse - "Opera"

10. Kanonefieber - "Die Urkatastrophe"

 

Davide Collavini:

Il 2024 ha rappresentato il ritorno in grande stile di bands e artisti che hanno segnato la storia del Metal anni ‘80 e ‘90. Judas Priest, Kerry King ex Slayer, Sebastian Bach e il grande Bruce Dikinson. Ma la sorpresa più interessante proviene dai Linkin Park, risorti dopo la prematura scomparsa di Chester Bennington. Il nuovo album con la nuova cantante Emily Armstrong segna un altro inizio per la band. Molte novità sono arrivate anche dai paesi più a nord dell'Europa, Germania in primis con Assassin, Dust Bolt, Vulture. Un Metal coinvolgente di grande realizzazione, che non ha nulla da invidiare al metal d'oltre oceano. In conclusione, un 2024 molto ricco che fa ben sperare per il futuro dell’Heavy Metal! Rock never die!!!

1- Judas Priest - "Invincible Shield"

2- Sebastian Bach - “Child Within the Man”

3- Kerry King - “From Hell I Rise”

4- Linkin Park - “From Zero”

5- Dust Bolt - “Sound of Fury”

6- Assassin - "Skull Blast"

7- Hell Raiders - “Rising Phoenix”

8- Vulture - “Sentinels”

9- Lutharo - "Chasing Euphoria"

10- Bruce Dickinson - “The Mandrake Project”

 

Enzo Prenotto:

Che dire? Si sente dire tutti gli anni che la musica è morta, quando invece non basterebbero quattro buste paga in più per comprare tutti gli album meravigliosi usciti quest'anno. Anno che si è dimostrato molto proficuo in ambito metallico con molte bombe che purtroppo sono rimaste fuori dalla classifica per mancanza di spazio. Bisogna dire che il prog metal risplende di una luce eterna soprattutto con graditissimi ritorni come i nuovi lavori di Opeth (assolutamente rinati dopo un decennio non così entusiasmante), Vanden Plas (che rimangono ancorati ad una formula sempre vincente) ed ovviamente alcune glorie nostrane come i DGM (con forti innesti di prog settantiano molto apprezzato) ed i Kingcrow (che sfornano perle a ripetizione con ispirazione costante). Non mancano poi derive un po' più sperimentali nelle recenti opere dei magnifici Iotunn (che meriterebbero di più di quello che hanno raccolto), Leprous (spiazzanti come pochi) e degli Octoploid (per chi ama un mood più nordico). Davvero ottimo il ritorno dei Blues Pills con il loro hard rock (vintage ma dannatamente efficace) ed anche la devastazione chirurgica degli Ulcerate assieme a quella più epica dei francesi Seth dimostra che il death metal è vivo e vegeto. Per me è stato un anno appagante dal lato musicale, ma per il resto non sono riuscito ad essere presente nelle recensioni a causa di una situazione lavorativa sempre più opprimente e tossica che spero mi faccia tirare il fiato nell'anno che verrà. Di ciò me ne scuso profondamente e spero nella comprensione dei nostri affezionati lettori. Come sempre, un abbraccio caloroso ai sostenitori di Allaroundmetal ed ai miei compagni di redazione. "Ci vediamo lungo la strada"!!! Un augurio per un 2025 che dia serenità a tutti e tanta ottima musica!!!

1.        Opeth – The Last Will And Testament

2.        Vanden Plas – The Empyrean Equation Of The Long Lost Things

3.        Iotunn – Kinship

4.        DGM – Endless

5.        Leprous – Melodies Of Atonement

6.        Kingcrow – Hopium

7.        Blues Pills – Birthday

8.        Seth – La France Des Maudits

9.        Octoploid – Beyond The Aeons

10.    Ulcerate – Cutting the Throat of God

 

Virgilio Donati:

Un anno dove si mettono in evidenza alcuni ritorni importanti come Nightwish e Opeth ma anche gli Athena XIX, autori di un ottimo nuovo album, frutto di un'azzeccatissima reunion. Ci sono poi alcune conferme quali Dvne o Lords of Black ma potremmo dire anche i Seventh Dimension, mentre i Tungsten finiscono per stupirci un po' dopo alcuni album abbastanza nella media.

1. Athena XIX - Everflow Part 1: Fragments of Humanity

2. Opeth - The Last Will and Testament

3. Dvne - Voidkind

4. Nightwish - Yesterwynde

5. Lords of Black - Mechanism of Predacity

6. Seventh Dimension - Of Hope & Ordeal

7. Tungsten - The Grand Inferno

8. Legions of the Night - Darkness

9. Vicinity - VIII

10. Ivanhoe - Healed by the Sun

 

Francesco Noli:

1. Judas Priest - Invincible Shield

Semplicemente un ritorno mastodontico un album che non ha punti deboli. Questo è L' Heavy Metal. Punto.

2. Paul Di' Anno - The Book of the Beast

Una compilation per il compianto Paul azzeccatissima con 2 inediti e un suggerimento per coloro che non lo hanno mai seguito nella sua carriera solista o lo hanno seguito poco.

3. Dark Tranquillity - Signals

Stanne si dimostra ancora una volta un frontman talentuoso e imprescindibile ma è tutta la band in stato di grazia e non è più una novità. Emozionante, malinconico, crudo.

4. Kerry King - From hell I rise

5. Lionheart - The grace of dragonfly

6. Exhorder - Defectum Omnium

7. Cemetary Skyline - Nordic Gothic

8. Blood Incantation - Absolute Elsewhere

9. Mick Mars - The other side of Mars

10. Atrophy - Asylum

Long Live Old Metal Wave!!

 

Valeria Campagnale:

1. Bruce Dickinson "The Mandrake Project"

Bruce è tornato nella sua veste migliore, quella più dark e oscura per un lavoro vibrante e intenso, come ci si poteva aspettare da un personaggio del suo calibro artistico.

2. Kerry King "From Hell I Rise"

Uno dei migliori album thrash metal da anni, Kerry King ha riportato una sferzata in questo genere regalandoci tanto shredding tagliente. È come ascoltare gli Slayer dei tempi migliori con un’impronta hardcore.

3. House Of Lords "Full Tilt Overdrive" Frontiers Music

Gli House Of Lord si sono spinti oltre i confini del rock metal melodico, con pezzi veloci e pesanti che si alternano ad un groove rock fino ad approdare all' AOR.

4. Blazing Eternity “A Certain End Of Everything”

5. Hyldr “Order of the Mist”

6. Greyhawk “Thunderheart”

7. Ufomammut “Hidden”

8. Dperd “Choice”

9. War Dogs "Only the Stars Are Left"

10. Myrath "Karma"

 

Federico Orano:

1) RIOT V – “Mean Streets"

Una band che non sbaglia mai un colpo e che dal vivo è al top in quanto ad esecuzione ed energia. Torna su sonorità maggiormente eighties con un disco favoloso dall'inizio alla fine!

2) KINGCROW – “Hopium”

I progsters romani si rifannoi vivi dopo una lunga pausa ma con un lavoro ancora magistrale che si muove verso lidi maggiormente elettronici e moderni, componendo dei brani ricchi di sentimento.

3) NESTOR – "Teenage Rebel"

Dopo un debutto sensazionale, si confermano con questo secondo album. Un tuffo nell'AOR e nel melodic rock degli anni ottanta con brani melodici sapientemente arrangiati.

4) DGM – “Endless”

5) THE MOOR – "Ombra"

6) STRYPER – “When We Were Kings”

7) SINNER’S BLOOD – Dark Horizons

8) FREEDOM CALL – “Silver Romance”

9) SATAN – “Songs In Crimson”

10) VANDEN PLAS – "The Empyrean Equation Of The Long Lost Things"

 

Max Giangregorio:

1) Die for My Sins - Scream

la quintessenza del power metal! Se volete sapere davvero come il metallo va composto e suonato, dovete ascoltare questo disco di autentici mostri sacri. Una vera e propria Bibbia dell'hard 'n' heavy.

2) Linkin Park - From Zero

troppo attesi e troppo a lungo per non essere annoverati in questa classifica. A mio avviso, furbissima la scelta di optare per una singer e front girl: un maschietto non avrebbe retto il peso dei ricordi e dell'inevitabile confronto.

3) Ponte del Diavolo - Tre

Band torinese di occult-metal colto e raffinato ma non per questo meno tosto. Ottimo seguito (anche se costituito da pezzi precedenti) dell'album di esordio "Fire Blades from the Tomb"

4) Lacuna Coil - Oxygen e Gravity

la band milanese è ormai decollata da tempo e Cristina Scabbia & Co. fanno parte, con giusto diritto, della hall of fame del metallo internazionale. Due EP impreziositi dalla ottima collaborazione con i stratosferici Lamb Of God

5) Castle - Evil Remains

Un sano e riuscito connubio tra hard rock dal sapore anni '70 e dark

6) Epitaph - Path to oblivion

band di vecchi volponi del dark made in Italy, riescono a tenere alto il vessillo dell'italico metallo a distanza di oltre 40 anni

7) Bonafide - Are You Listening?

A me questa band svedese di epigoni degli inarrivabili AC/DC fa morire: ne condividono la formula magica fatta di semplicità ed efficacia

8) Nasty Savage - Jeopardy Room

Sono ancora i pazzoidi di "Asmodeus" e "No sympathy". Inossidabili

9) Staind - Confession of the Fallen

grande come-back di questi ragazzi, che fecero parte delle bands grunge della prima ora al pari di Alice in Chains e primi Pearl Jam

10) Kerry King - From Hell I Rise

reunion si, reunion no....nel frattempo becchiamoci in pieno volto questa mega-botta del Principe degli Inferi Kerry King. Violenza senza scampo

 

Corrado Franceschini:

1) Angels of Babylon “Aquarius”

2) Magnum “Here Comes the Rain”

3) Firewind “Stand United”

4) Tygers of Pan Tang “Live Blood”

5) Saxon “Hell, Fire and Damnation”

6) Mega Colossus “Showdwn”

7) Crying Steel “Live and Thunder”

8) Warhog “The Dystopian Chronicles Vol 1”

9) Absolon “The Blood Seed”

10) Victory “Circle of Life”

La mia top ten per l’anno 2024 è basata sui dischi che ho recensito dato che non ho avuto tempo di ascoltarne altri. Al primo posto svetta incontrastato e a punteggio pieno (5/5) l’album degli Angels of Babylon “Aquarius”. L’ex Manowar Kenny “Rhino” Earl ha saputo creare un’alchimia perfetta sfornando un terzo disco perfetto. Al secondo posto si piazza quello che rimarrà l’epitaffio dei britannici Magnum: “Here Comes the Rain”. La classe del duo Catley-Clarkin ammalia l’ascoltatore, e poco importa se gli stilemi sono quelli usati altre volte. Al terzo posto si piazzano i Firewind di Gus G. L’ex chitarrista di Ozzy Osbourne, supportato da una chitarra in gran spolvero e da una band capace, ha fatto uscire “Stand United”: un disco che, nonostante alcune ritmiche note a chi bazzica da sempre il Power-Heavy, è comunque ad alto impatto emotivo.

Ultima modifica il Domenica, 12 Gennaio 2025 12:32
Ninni Cangiano

Keep the faith alive!!

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