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Passano gli anni ma la classe dei Ten rimane invariata Passano gli anni ma la classe dei Ten rimane invariata Hot

Passano gli anni ma la classe dei Ten rimane invariata

recensioni

gruppo
titolo
Gothica
etichetta
Frontiers Records
Anno

TEN

Gary Hughes - Vocals, Backing Vocals, Guitar, Bass and Programming.
Dann Rosingana – Guitar
Steve Grocott – Guitar
John Halliwell – Guitar
Steve McKenna - Bass Guitar
Darrel Treece-Birch – Keyboards
Max Yates - Drums and Percussion

Additional Backing Vocals – Karen Fell

 

01. The Grail

02. Jekyll And Hyde

03. Travellers

04. A Man For All Seasons

05. In My Dreams

06. The Wild King Of Winter

07. Paragon

08. Welcome To The Freak Show

09. La Luna Dra-Cu-La

 

10. Into Darkness

opinioni autore

 
Passano gli anni ma la classe dei Ten rimane invariata 2017-07-24 14:50:55 Celestial Dream
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Celestial Dream    24 Luglio, 2017
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Che i Ten siano per me un gruppo speciale è chiaro. Grazie a band come loro, Fair Warning, Pride of Lions e poche altre, si è accesa la scintilla dell'aor e dell'hard rock melodico nel mio cuore. La band guidata da Gary Hughes ritorna sotto le ali protettrici della Frontiers Records per dare alle stampe questo Gothica dopo due dischi ispirati come “Albion” (soprattutto) e “Isla De Muerta”, ancora con la formazione a 7 elementi con la presenza di 3 chitarre.

“Gothica” suona Ten al 100% e alterna pezzi epici nel classico sound della band a brani maggiormente hard rock che ricordano un po' i tempi di “Spellbound” ed il risultato è senza dubbio notevole. Molto buona la partenza con la lunga “The grail” mentre col singolo “Travellers” Gary Hughes piazza un capolavoro di calore e melodia, un brano che si stampa in testa con tanta facilità senza mai staccarsi e stancarci. La voce di Gary è ancora capace di trasmettere forti sensazioni come nella ballad “Paragon”, da pelle d'oca. L'epica “A Man For All Seasons” è un grande esempio di british hard rock dalle sonorità epicheggianti. Il finale convince con l'allegra e quasi folkeggiante “La luna Dra-cula” e la lenta “Into Darkness”.

Sarebbe bello che finalmente la band possa suonare in Italia. Li aspettiamo al prossimo Frontiers Rock Festival o magari anche prima; intanto andiamo ad acquistare la nostra copia di “Gothica”!

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