TRACKLIST:
1. Enjoy the violence =ASCOLTA=
2. D.I.L.L.I.G.A.F.
3. Creeping beauty
4. The hex
5. Nailgun romance
6. Damn your God
7. In regret
8. Meat on a stick
9. Leech
10. Skinning Medusa
LINE UP
Fabian "Fabs" Schwarz – Voce e tutti gli strumenti
TRACKLIST:
1. Enjoy the violence =ASCOLTA=
2. D.I.L.L.I.G.A.F.
3. Creeping beauty
4. The hex
5. Nailgun romance
6. Damn your God
7. In regret
8. Meat on a stick
9. Leech
10. Skinning Medusa
LINE UP
Fabian "Fabs" Schwarz – Voce e tutti gli strumenti
Dopo tredici anni di silenzio, tornano a farsi sentire i bavaresi Runamok, anche se sarebbe meglio parlare al singolare dato che dietro questo nome è rimasto il solo Fabian Schwarz che, per questo disco, oltre a cantare e suonare la chitarra, dovrebbe essersi incaricato anche degli altri strumenti; il “dovrebbe” è d’obbligo, dato che non abbiamo informazioni più precise al riguardo. Il sound della band tedesca è un piacevole Thrash, con qualche influsso più canonicamente Heavy, grazie anche ad una certa attenzione alle melodie; giusto per dare un termine di paragone potrei citare gli Annihilator, fatte le dovute distanze tra il grande Jeff Waters ed il comunque più che valido Schwarz. Il riffing targato Runamok è infatti molto simile a quanto fatto dagli Annihilator nel corso della loro carriera, ma soprattutto verso la metà degli anni ’90 (“King of the kill” e “Refresh the demon”, per capirci); anche il ritmo frizzante imposto dalla batteria potrebbe poi ricordare il gruppo canadese, basti prendere una canzone come “The hex” (forse la migliore del lotto) per comprendere al volo il concetto. Questo sesto album della carriera della band tedesca si intitola “The clown brigade” ed è composto da dieci tracce per una durata totale di poco superiore ai 38 minuti; l’ascolto è indubbiamente gradevole a patto di apprezzare queste sonorità, ricche di energia e ritmo. La voce di Schwarz non è il massimo della vita, abbastanza roca ed aggressiva, ma anche leggermente monocorde e non molto espressiva; c’è però da dire che, per questo genere di musica, non sono necessarie voci particolarmente dotate, ma che siano in grado di infondere energia e rabbia ed, in questo, sicuramente il buon Fabs riesce senza particolari problemi; forse con un cantante migliore, il risultato sarebbe ancora più apprezzabile, ma non credo che per il momento i Runamok siano alla ricerca di un nuovo vocalist. Bene o male le canzoni sono tutte di buona qualità e, come detto, l’ascolto è tutt’altro che sgradevole; non posso quindi che promuovere ampiamente i Runamok ed il loro “The clown brigade”, sperando che per il prossimo album non si debba attendere altri tredici anni….