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Melodie e violenza si combinano nel debut album degli Zeta Melodie e violenza si combinano nel debut album degli Zeta Hot

Melodie e violenza si combinano nel debut album degli Zeta

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gruppo
titolo
Binary Enigma
etichetta
Autoproduzione
Anno

PROVENIENZA: USA 

GENERE: Melodic Black/Death Metal 

FFO: Necrophobic, Watain, Dissection, Marduk, Dark Funeral 

LINE UP: 
Dan Klein - voce 
Luke Gawel, chitarre, basso, synth 
Evan Thomas - batteria 

TRACKLIST: 
1. Hopinksville Goblins [01:47] 
2. Suspended Colossus [04:15] =ASCOLTA= 
3. Binary Enigma [05:36] 
4. Organic Corridor [05:25] 
5. Cosmic Embrace [05:48] 
6. Traversing the Void [05:08] =ASCOLTA= 
7. M-Triangle [04:10] 
8. Weight of Disclosure [05:05] 
9. Dimensional Nexus Part II [04:44] 

Running time: 41:58 

opinioni autore

 
Melodie e violenza si combinano nel debut album degli Zeta 2023-01-05 13:40:14 Daniele Ogre
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Daniele Ogre    05 Gennaio, 2023
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Formatisi nel 2008 ma attivi "sul campo" dal 2017 - anno in cui hanno rilasciato i due EP "Cosmic Realms" e "Ignotum Anomalia" - gli statunitensi Zeta (o ZeTA, come pare si scriva) hanno lanciato agli inizi dello scorso settembre in maniera indipendente questo primo full-length a titolo "Binary Enigma". E' un Black/Death con tematiche fantascientifiche e dalle forti tinte melodiche quello che ci offrono i tre ragazzi di Cleveland, con sonorità che prendono spunto dalla scuola svedese Black Metal: un approccio dunque estremamente feroce in cui c'è una grande attenzione per melodie dall'afflato luciferino; sin dai primi istanti di "Suspended Colossus" possiamo intuire le coordinate stilistiche dei nostri, che vertono soprattutto verso i lidi dei vari Necrophobic, Watain, Dissection, Naglfar, senza che venga meno una certa brutalità d'esecuzione à la Marduk/Dark Funeral. Stiamo parlando poi di un album che ha alla base un concept sci-fi, quindi non stupisce trovare all'interno dei brani un massiccio uso di synth - opera del chitarrista/bassista Luke Gawel -, che aiutano non poco a dare quelle atmosfere algide da spazio profondo. Motore principale dell'opera è senza dubbio la chitarra dello stesso Gawel, ma sarebbe errore grande non dare l'onore delle armi al batterista Evan Thomas, autore di una prestazione muscolare e frenetica (ascoltate "Organic Corridor" a titolo esemplificativo). Oltre quest'ultimo brano appena citato, da menzionare sono sicuramente i due singoli "Suspended Colossus" e "Traversing the Void", insieme all'adrenalinica "Cosmic Embrace" ed "M-Triangle". Tirando le somme finali, "Binary Enigma" è un lavoro decisamente frenetico, in cui la velocità e la potenza d'esecuzione sono il fulcro primario dell'opera; non aspettatevi chissà quale originalità, ma va dato atto agli Zeta di aver offerto un album che, qualora siate amanti di queste sonorità, saprà certamente catturare la vostra attenzione.

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