I Lyzzärd arrivano dal Portogallo dove sono attivi dal 2013; prima di questo “The abyss”, rilasciato grazie alla spagnola Fighter Records a dicembre 2022, avevano realizzato solamente l’EP “Release the hounds” nel 2014 ed il debut album “Savage” nel 2017, purtroppo sconosciuti a questo recensore. E’ stato un piacere quindi scoprire un nuovo gruppo, soprattutto considerando che la band lusitana suona del buon vecchio Speed Metal, come si usava fare negli anni ’80. Sono proprio quei favolosi anni, in cui l’Heavy Metal ha mosso i propri primi passi, ad ispirare questo quintetto; fortunatamente però, diversamente da quanti si ispirano a queste sonorità old school, i Lyzzärd evitano di cadere nel tranello di scegliere anche una produzione “vintage” con suoni datati ed ormai fuori tempo. Il gruppo portoghese, infatti, ha registrato il proprio disco con mezzi evidentemente al passo coi tempi e deve essersi affidato a mani esperte per la produzione, anche se purtroppo non sono state fornite informazioni al riguardo. Come detto, il sound è un classico Speed Metal, decisamente frizzante e veloce, grazie ad un ottimo lavoro del batterista Luís Ferreira; le chitarre sono affilate come rasoi, con il solo Ricardo Azevedo che si occupa delle parti soliste; ogni tanto si sente anche il basso di André Ribeiro che lavora egregiamente. La voce di Tiago Quelhas Azevedo ha la giusta tonalità, non fatica a raggiungere le parti più acute e non dispiace per niente, quanto meno per questo specifico settore di musica metal. “The abyss” è composto da dieci tracce (fra cui l’inutile intro “Satan’s well” e la breve strumentale “Distant skies”) per un totale di circa 36 minuti indubbiamente godibili da ascoltare. Se cercate originalità a tutti costi, questo non è il disco per voi, ma dubito che i Lyzzärd abbiano questo obiettivo, mentre appare evidente che suonano solo la musica che amano e lo fanno sicuramente più che bene!