Dal profondo sottobosco di Melbourne, Australia, arrivano i Druids of Eld, one man band formata da Matt Dodds degli Arbynth (e membro live dei Be'lakor) al debutto assoluto con questo EP autoprodotto dal titolo "A Day of Sorrow". Un viaggio tra morte e sacrificio attraverso antiche tradizioni e folklore, ottimamente portato in musica dall'artista australiano - qui aiutato alla batteria da Joel Taylor -. Definire Druids of Eld solamente come una band Melodic Doom/Death - come abbiamo fatto per comodità nelle info riportate qui sopra - è sicuramente riduttivo, essendoci altri elementi in gioco di non inferiore importanza; certo, suoni derivanti da primi Anathema, Paradise Lost, My Dying Bride, sono qui presenti, ma sono anche "solo" la base da cui il sound di Druids of Eld si dirama con influenze che arrivano dal Black atmosferico (Wolves in the Throne Room, Caladan Brood...) e certo Folk algido (Agalloch, Fen, Empyrium...), andando a toccare anche il Neofolk nordico (Wardruna, Heilung) con l'autocelebrativa "Druids of Eld", breve pezzo che, come da titolo, ha quel qualcosa di druidico che affascina sin dal primo ascolto. Un sound dunque che punta molto su atmosfere plumbee, ma al contempo con all'interno una nemmeno tanto celata epicità di fondo, riscontrabile soprattutto quando Dodds usa le voci pulite. "A Day of Sorrow" un disco bello, non saprei come altro metterla. Un EP che sa essere tragico, epico, etereo, duro e malinconico tutto insieme, frutto di un egregio lavoro di scrittura da cui ne consegue una buonissima esecuzione: basta ascoltare anche solo il singolo "Awakened" per essere catturati da questo lavoro e per accendere l'interesse sull'intera tracklist. Un consiglio? Date a questa band una chance: potreste ritrovarvi positivamente sorpresi.