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Sins of Shadows, forse qualche minuto in meno avrebbe giovato Sins of Shadows, forse qualche minuto in meno avrebbe giovato Hot

Sins of Shadows, forse qualche minuto in meno avrebbe giovato

recensioni

titolo
"Imperium"
etichetta
Autoproduzione
Anno

TRACKLIST:
1. Ordinary men
2. Tears of shadows =ASCOLTA=
3. In silence
4. Rise =ASCOLTA=
5. This is war
6. Imperium
7. Be
8. My empire
9. The sands of time


LINE UP:
Nicolas Jacon – Chitarre
Sebastien Normand – Basso
Rodolphe Plachesi - Batteria

 

Voci ospiti:

Eric Castiglia

Vedrolina

Nicolas Cuvilly

opinioni autore

 
Sins of Shadows, forse qualche minuto in meno avrebbe giovato 2023-02-04 19:30:08 Ninni Cangiano
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    04 Febbraio, 2023
Ultimo aggiornamento: 05 Febbraio, 2023
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

I Sins of Shadows nascono in Francia nel 2014 ed hanno finora registrato due EP (nel 2014 e 2016) ed un album (nel 2020), prima di autoprodursi questo secondo full-length a metà gennaio, dal titolo “Imperium”. L’album ha un artwork non eccezionale ed è composto da nove tracce per la durata di quasi 54 minuti, segno che tutte le composizioni hanno durate elevate. Proprio questo particolare rende l’ascolto non certo semplice; il songwriting, infatti, tende spesso ad essere prolisso ed i vari brani avrebbero bisogno di alcune sforbiciate qua e là per essere più efficaci e concisi, così da poter risultare anche convincenti. Prendiamo, ad esempio, la lunga “My empire”, di oltre 8 minuti: se fosse durata la metà e fosse finita dopo le parti soliste di chitarra a centro brano sarebbe stata indubbiamente più efficace e piacevole; invece viene allungata parecchio, perdendo in interesse e finendo per rischiare di annoiare. Il fatto poi che il gruppo non abbia un cantante fisso (ne aveva una fino al precedente album) non mi ha convinto ed i vari ospiti che hanno cantato nel disco (Eric Castiglia, Vedrolina e Nicolas Cuvilly) non lasciano il segno né in positivo ma, fortunatamente, nemmeno in negativo. Il sound della band è un piacevole Heavy Metal dalle forti tinte Power e con qualche elegante tocco Prog, un qualcosa quindi di abbastanza classico, ma comunque sempre fresco e gradevole all’ascolto, grazie anche ad una produzione pressoché perfetta (bisogna sempre ricordarsi che si tratta di un’autoproduzione!). Nella bio inviataci vengono citate bands come Iron Maiden, Evergrey, Megadeth, Testament, Symphony X ed Aeon, come muse ispiratrici, ma non ho sinceramente trovato il benché minimo riferimento o la benché minima similitudine nel sound di questo gruppo francese. Tirando le somme, i Sins of Shadows con questo “Imperium” rilasciano un disco discreto che, con le opportune migliorie, avrebbe potuto essere anche sorprendente in senso positivo; le qualità ed il talento ci sono, con un cantante fisso e migliore in futuro, molto probabilmente potremo sentire nuovamente parlare di questi Sins of Shadows! Per il momento, sufficienza meritata, ma non oltre.

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