A+ A A-
 

Gli Ulthar si affermano come una delle migliori realtà estreme statunitensi; Pt.1: "Anthronomicon" Gli Ulthar si affermano come una delle migliori realtà estreme statunitensi; Pt.1: "Anthronomicon" Hot

Gli Ulthar si affermano come una delle migliori realtà estreme statunitensi; Pt.1: "Anthronomicon"

recensioni

gruppo
titolo
Anthronomicon
etichetta
20 Buck Spin
Anno

PROVENIENZA: USA 

GENERE: Blackened Death Metal 

FFO: Blood Incantation, Demilich, Tomb Mold, Deathspell Omega, Gorguts 

LINE UP: 
Shelby Lermo - voce, chitarre 
Steve peacock - voce, basso 
Justin Ennis - batteria 

TRACKLIST: 
1. Cephalophore [04:41] 
2. Fractional Fortresses [05:06] 
3. Saccades [04:55] =ASCOLTA=
4. Flesh Propulsion [05:52] 
5. Astranumeral Octave Chants [04:34] =ASCOLTA= 
6. Coagulation of Forms [05:00] 
7. Larynx Plateau [03:53] 
8. Cultus Quadrivium [06:50] 

Running time: 40:51 

opinioni autore

 
Gli Ulthar si affermano come una delle migliori realtà estreme statunitensi; Pt.1: "Anthronomicon" 2023-02-17 14:15:21 Daniele Ogre
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Daniele Ogre    17 Febbraio, 2023
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Gli statunitensi Ulthar sono stati, sino ad oggi, forse colpevolmente relegati "nelle retrovie" della scena Death Metal underground statunitense; eppure il trio che si divide tra California, Oregon e Virginia, composto da Shelby Lermo (chitarre/voce, Vastum), Steve Peacock (basso/voce, Spirit Possession) e Justin Ennis (batteria, ex-Tombs) si presentò al mondo con un debut album bestiale come "Cosmovore" nel 2018, seguito un paio d'anni dopo dal buonissimo "Providence"; ma tutta la caratura degli Ulthar esplode oggi, con la doppia uscita in simultanea di "Anthronomicon" e "Helionomicon", come sempre sotto l'egida di una granzia come 20 Buck Spin. Parliamo qui del "fratello maggiore" dei due album, "Anthronomicon": un lavoro più 'standard' composto da otto tracce per una quarantina di minuti di Blackened Death estremamente feroce e diretto, in cui notiamo come i Nostri abbiano definitivamente messo a fuoco il loro stile denotando una crescita enorme. Le visioni degli orrori cosmici lovecraftiani trovano qui una perfetta valvola di sfogo: in "Anthronomicon" troviamo gli ingredienti che hanno fatto le fortune dei due precedenti lavori, ma in questi tre anni gli Ulthar hanno saputo sfruttare al meglio anche la pausa forzata dovuta alla pandemia; i brani che compongono quest'album hanno semplicemente un impatto devastante e possono contare su un lavoro di scrittura semplicemente perfetto, specie perché si può notare un'ulteriore crescita sul piano tecnico da parte dei Nostri, che 'piegano' alle loro sonorità le velleità tecnico-avanguardiste di gente come Blood Incantation o Demilich, in un perfetto mix tra furia cieca e passaggi che per tecnica ed atmosfere poco hanno da invidiare ai più famosi colleghi. Un perfetto esempio può essere lo strabordante singolo "Saccades", ma va dato atto agli Ulthar che per 40 minuti non calano mai di tensione e con una prestazione muscolare su di un incedere nevrotico ed adrenalinico confezionano una release che scorre via con estrema fluidità. Con "Anthronomicon" (ed ancor più con "Helionomicon", ma di questo parleremo in seguito) il trio statunitense può essere messo a nostro avviso al pari di Blood Incantation e Tomb Mold, ad oggi i migliori gruppi nel prendere un cupo e monolitico Death Metal dei 90's stortandolo audacemente con forti dosi di sonorità d'avanguardia (una visione odierna e moderna di Demilich e Timeghoul, potremmo dire). Sia chiaro, non mancano affatto pezzi più diretti e votati alla violenza allo stato brado, come l'opener "Cephalophore" e la massacrante "Astranumeral Octave Chants" - la cui parte centrale è comunque da lasciare a bocca aperta grazie ad un lavoro chitarristico incredibile da parte di di Shelby Lermo -. Se siete insomma tra i tanti che hanno vieppiù apprezzato i lavori dei suddetti Blood Incantation e Tomb Mold, non potrete non apprezzare questa grandiosa uscita targata Ulthar; "Anthronomicon" è un album che a nostro avviso non presenta il minimo difetto e che, soprattutto, non lascia spazio più ad alcun dubbio: gli Ulthar sono tra le migliori 'nuove' realtà dell'affollatissima scena Death Metal statunitense. E questo è ancora niente, visto che nello stesso giorno hanno pubblicato anche "Helionomicon"...

Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Per poter scrivere un commento ti devi autenticare o registrare
 
Powered by JReviews

releases

Intöxicated, sotto il segno di Lemmy
Valutazione Autore
 
2.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Per gli Olkoth un debut album nella tradizione dello US Death Metal
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Un'altra ottima prestazione per i Phlebotomized in questo loro quarto album
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Un EP di tre brani e solo un inedito per gli storici e stoici Speed Limit
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Undici tracce di Heavy Metal tradizionale ricco di energia per gli austriaci Roadwolf
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Per i Vomitory vale certamente la metafora della fenice: rinati dalle loro stesse ceneri
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Autoproduzioni

Tardigrade Inferno, un EP ed un gruppo semplicemente pazzeschi!
Valutazione Autore
 
5.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Premortal Breath, a cavallo tra modernità e tradizione
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Slave Keeper, una nuova interessante band dalla Polonia
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Primo live per i Nergard, forse troppo breve
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Bourbon, sigarette e Death n' Blues: diverte il debut album dei The Graveyard Ensemble
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Consigli Per Gli Acquisti

  1. TOOL
  2. Dalle Recensioni
  3. Cuffie
  4. Libri
  5. Amazon Music Unlimited

allaroundmetal all rights reserved. - grafica e design by Andrea Dolzan

Login

Sign In

User Registration
or Annulla