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Titans Rage: French assault Titans Rage: French assault Hot

Titans Rage: French assault

recensioni

titolo
Never Surrender
etichetta
Steel Shark Records
Anno

TRACKLIST:
1. Never Surrender =VIDEO=
2. Saints of Hell
3. Amon Is Alive
4. War Child
5. Welcome to My Hell =VIDEO=
6. Remember This Time
7. Higher
8. Cry for the Nation
9. Lemmy
10. The Kraken

LINE UP:
Guy Duvy - Basso
Jérém Jacquart - Batteria
Thomas Decrucq - Chitarre
Olivier Bourgeois - Voce

opinioni autore

 
Titans Rage: French assault 2023-03-12 15:35:22 MASSIMO GIANGREGORIO
voto 
 
3.5
Opinione inserita da MASSIMO GIANGREGORIO    12 Marzo, 2023
Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 2023
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Per le vecchie rocce come me, quando si sente pronunciare o si legge la frase "Never Surrender", per associazione di idee la mente corre subito alla mitica canzone dei fantastici Saxon inserita nell'immortale album "Denim and Leather". Così come ogniqualvolta si pensa alla scena francese del Rock duro in genere, sempre per associazione di idee, la mente corre subito a quei Trust che furono la band del mostruoso drummer Nicko Mc Brain, approdato poi alla corte della Vergine di Ferro dell'epoca di "Piece of Mind" (chi non ricorda il suo attacco bestiale in "Where Eagles Dare"?). Ebbene, questo debut album dei francesi Titans Rage non è affatto male: Heavy Metal che più classico non si può, da veri e propri "defenders of the faith" ultra ortodossi, in cui nessuno degli elementi che compongono il giusto mix di metallo pesante viene tralasciato o trascurato. Riffoni in gran spolvero, voce al vetriolo, chitarroni in primo piano, sezione ritmica tellurica, assolacci al fulmicotone e songwriting godibilissimo (ma nulla di miracoloso...) all'insegna di una pregevolissima rivisitazione dei canoni metallici. Questa volta, anziché partire con l'ascolto dalla opening track, sono andato direttamente ad ascoltare il pezzo dedicato a Lemmy, una delle vere e proprie icone del Rock di tutti i tempi (la curiosità era troppa, n.d.r.): divertentissima, ti fa scattare la pogata che è una bellezza, con Olivier Bourgeois che per l'occasione arrochisce la voce per una performance in perfetto "Motorhead style" con tanto di inserto vocale del mostro sacro al quale è ispirato il brano. Passando a valutare le altre tracce, l'outtake della opening/title-track è un autentico assalto all'arma bianca mentre la seguente "Saints of Hell" ha l'incedere di un caterpillar; "Amon Is Alive" si apre con un giro di basso inquietante, come lo è l'intero pezzo che - come fecero i Maiden - rievoca la grandeur dell'Antico Egitto. Peraltro, un po' come tutte le bands che destreggiano il Power classico, anche i Titans Rage pagano dazio agli Iron Maiden stessi, una delle principali influenze del gruppo (basti sentire la estrazione dickinsoniana dell'ugola di Olivier per rendersene facilmente conto). Le tracce successive (a cominciare da "Welcome to my Hell") non fanno che confermare il tutto: il full-length si chiude con una "The Kraken" in puro Iron Maiden style efficacissimo. Insomma, questa prima fatica dei nostri vicini d'Oltralpe è un vero "French assault" (e, anche qui, scatta l'associazione di idee con la serie di EP dei sulfurei Venom... è proprio vero che sto invecchiando..) arrembante e massiccio: provare per credere!

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