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Troppa immagine e poca sostanza nel nuovo disco dei Dark Sarah Troppa immagine e poca sostanza nel nuovo disco dei Dark Sarah Hot

Troppa immagine e poca sostanza nel nuovo disco dei Dark Sarah

recensioni

titolo
Attack Of Orym
etichetta
Autoproduzione
Anno

TRACKLIST:
1. Intro - Choose Your Weapons
2. Attack of Orym (feat. Mark Jansen)
3. Invincible (feat. Kasperi Heikkinen) =ASCOLTA=
4. B.U.R.N =VIDEO=
5. Warning Sign =VIDEO=
6. Goth Disco
7. Delerium (feat. Kasperi Heikkinen)
8. Piece of My Heart (feat. JP Leppäluoto)
9. Breaking Free
10. Hero and a Villain

LINE UP:
Heidi Parviainen – voce
Sami-Petri Salonen – chitarre
Henrik Airaksinen - tastiere
Rude Rothstén – basso
Thomas Tunkkari – batteria

opinioni autore

 
Troppa immagine e poca sostanza nel nuovo disco dei Dark Sarah 2023-03-13 18:02:58 ENZO PRENOTTO
voto 
 
2.5
Opinione inserita da ENZO PRENOTTO    13 Marzo, 2023
Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 2023
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ad essere sinceri i Dark Sarah non hanno mai particolarmente brillato nell’ambito del Metal sinfonico, seppure fossero piacevoli soprattutto nella prima trilogia di album. Da "Grim" in poi ci sono stati dei cambiamenti: in primis per l’inizio di un concept, e secondo per la massiccia presenza della componente elettronica che in questo "Attack Of Orym" diventa la regina indiscussa del sound, avvalendosi anche di qualche speciale collaborazione, come quelle di Mark Jansen degli Epica, JP Leppäluoto e Kasperi Heikkinen dei Beast In Black. Il disco, come sempre dall’appeal molto cinematografico, prosegue la storia iniziata con "Grim" e lo fa con un sound ancora più tamarro e moderno che potrebbe far storcere il naso a chi mal sopporta certe sonorità. Dopo la tamarra “Intro - Choose your weapons” irrompe la opening track forte di un riff decisamente battagliero che viene messo in fretta in ombra per lasciar spazio ad un caotico miscuglio di elettronica/EBM e Metalcore con delle leggerissime spruzzate sinfoniche (“Attack of Orym”). Se con il disco precedente c’era ancora una certa voglia di mescolare i Sirenia meno pomposi ed i Nightwish post-Tarja, qui si finisce in un pericoloso tunnel senza uscita. I pezzi si fanno sempre più sparati a tutta velocità e non si riesce più a distinguere nulla tale è l’abbondanza di elementi, ma in questo caso messi a casaccio (“Invincible”). La voce di Heidi è sempre più esile e pop, finendo per equivalere ad un miagolio; una voce eccessivamente fiacca e sdolcinata che farebbe la fortuna di un gruppo pop. E’ un continuo susseguirsi di mitragliate di chitarra e ritmiche statiche, dove tutto appare finto con dei suoni al limite del plastificato (“B.U.R.N”, “Goth Disco”, la zuccherosa “Delerium” o “Piece of my heart”), per non parlare dell’agghiacciante growl iper effettato di “Hero and a Villain”, che sembra fatto al computer. Ci si chiede come sia possibile che al giorno d’oggi il Metal sia arrivato a questo punto: un suono vuoto, senza un riff che si ricordi e soprattutto senza un ritornello che riesca a rimanere in testa. I Dark Sarah stavolta hanno esagerato oltre misura. Piaceranno solo ai giovanissimi che prediligono un sound semplice ed immediato, però la fortuna potrebbe durare poco.

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