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Vision Master: esordio da dimenticare Vision Master: esordio da dimenticare Hot

Vision Master: esordio da dimenticare

recensioni

titolo
Sceptre
etichetta
Gates Of Hell Records
Anno

TRACKLIST: 
1. Wolves in the Shadows =OFFICIAL AUDIO=
2. Wet Net =OFFICIAL AUDIO=
3. Gossamer Sky
4. Knife in a Velvet Glove
5. Walls of Bone 
6. Sandstone
7. Arc Terminal X =OFFICIAL AUDIO=
8. Dust Within
9. Beyond
10. Thin Veil

LINE UP: 
Reuben Storey - Basso, Batteria
Dan Munro - Chitarre, Voce

opinioni autore

 
Vision Master: esordio da dimenticare 2023-09-16 15:12:46 MASSIMO GIANGREGORIO
voto 
 
2.0
Opinione inserita da MASSIMO GIANGREGORIO    16 Settembre, 2023
Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 2023
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Di formazione piuttosto recente (2019), i Vision Master sono duo in cui ci si è divisi la sezione ritmica da una parte (Reuben), ascia e ugola dall'altra (Dan). Mi sembra di vederli, i due amiconi, che - al pub, davanti ad una birra - in quel di Snohomish / Olympia, Washington complottano per prendere d'assalto il metalrama mondiale. Certamente, tantissimi buoni propositi, innumerevoli idee bellicose, una pletora di proclami... Un EP uscito nel 2021 ("Orbs") ed un singolo ("Wolves in the Shadows") quest'anno come antipasto del full-length di esordio, nel quale è stato inserito. Il risultato? Non ci siamo proprio! Un debutto alquanto opaco, composto da pezzi quasi tutti spompati, con (a tratti) delle idee decenti ma avvilite da una esecuzione al limite dello scolastico. Un compitino striminzito, da minimo sindacale in cui "spicca" la voce di Dan del tutto fuori luogo... da ragazzino che si cimenta con il metallo, una vocina che vorrebbe giocare con l'Heavy, ma che finisce con il bruciarsi. Che poi, è la sensazione che pervade tutto l'ascolto di questo album al punto da sperare solo che finisca il prima possibile, per quanto è banale e - a tratti - persino urtante. Già alla quarta traccia non se ne può più. Che si tratti di una coppia di giovani che vogliono giocare a fare i metallari duri e trve? Poco importa, perché ciò che conta davvero è la proposta musicale che - in questo caso - risulta da declinare fermamente. Concedo loro un due di incoraggiamento, auspicando che - alla prossima release - elevino notevolmente la media compositiva ed esecutiva, in questo incipit discografico davvero bassina... In più, anche l'artwork è tutt'altro che affascinante.

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