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Cosmic Jaguar, un disco interessante ed ambizioso Cosmic Jaguar, un disco interessante ed ambizioso Hot

Cosmic Jaguar, un disco interessante ed ambizioso

recensioni

titolo
“The Order of the Jaguar Knights”
etichetta
Autoproduzione
Anno

LINE UP:
Sergio Lunático - voce, basso
Juan Maestro - chitarra
Alejo Bárbaro - batteria

Ospiti:
Dionisio Oscuro – chitarra solista (tracce 1, 3, 4)
Chimalma – voce femminile (traccia 4)

TRACKLIST: 
1. The Shorn Ones
2. The Bleeding Tree of Tamoanchan
3. Obsidian Mirror =AUDIO UFFICIALE=
4. Veil of Maya (Cynic cover)

opinioni autore

 
Cosmic Jaguar, un disco interessante ed ambizioso 2023-10-15 17:42:04 Ninni Cangiano
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    15 Ottobre, 2023
Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 2023
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Quando ho visto la definizione “for fans of Atheist, Cynic, Death” mi sono subito fiondato su questi Cosmic Jaguar, dato che venivano paragonati a tre dei miei gruppi “estremi” preferiti; di fatto, però, oltre alla cover della sempre meravigliosa “Veil of Maya”, posta in chiusura di questo EP intitolato “The Order of the Jaguar Knights”, il sound di questo gruppo ucraino può essere paragonabile a quello dei tre suddetti mostri sacri, ma fino ad un certo punto. L’incedere dell’opener “The shorn ones” potrebbe ricordare i Death degli anni ’90 (quelli più prog death, per capirci), ma la voce di Sergio Lunático (all’anagrafe Sergiy Bondar) non è nemmeno lontana parente di quella dell’indimenticabile Chuck Schuldiner. “The bleeding tree of Tamoanchan” sembra un incrocio tra gli Atheist di “Elements” ed i Cynic di “Focus”, ma il gruppo ucraino fa troppo casino ed avrebbe bisogno di una forte sgrezzata per fare breccia nel cuore di un fan delle due bands americane. Anche la conclusiva “Obsidian mirror” ha ottime parti strumentali, ma ritorna il problema del cantante che pare un po’ troppo “sopra le righe” e tende ad esagerare con le urla; diciamo che se Bondar si limitasse al basso (che suona benissimo!) sarebbe sicuramente meglio. Il lavoro della batteria dell’ottimo Alejo Bárbaro (al secolo Alexey Tiutiunyk), invece, segue pedissequamente la lezione impartita da Richard Christy e Steve Flynn (10 minuti di vergogna per chi non conosce questi maestri della batteria!) e costituisce, appunto assieme al basso, l’asse portante del sound del gruppo. Gli assoli di chitarra sono invece lasciati ad un session (Dionisio Oscuto) che comunque fa vedere una tecnica invidiabile. Non male, infine, la resa della cover dei Cynic suddetta. Il progetto dei Cosmic Jaguar è estremamente ambizioso, andando a ficcarsi in quella nicchia di Progressive/Technical Thrash Metal in cui solo pochissimi riescono a starci con cognizione di causa; la tecnica strumentale di sicuro non manca a nessuno di loro, serve solo cercare di non esagerare e magari trovare un cantante più adatto allo specifico settore musicale. Al momento, questo “The Order of the Jaguar Knights” è sicuramente un prodotto interessante, aspettiamo gli ucraini Cosmic Jaguar al prossimo disco, visto che ci sono ampi margini di miglioramento.

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