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Un ascolto discreto il primo studio album dei Bacterial Husk Un ascolto discreto il primo studio album dei Bacterial Husk Hot

Un ascolto discreto il primo studio album dei Bacterial Husk

recensioni

titolo
Anthropogenic Ruin
etichetta
Autoproduzione
Anno

PROVENIENZA: Stati Uniti 

GENERE: Death Metal 

FFO: primi Gorguts, Carcass, Death, Malevolent Creation, Morbid Angel 

LINE UP: 
Evan Duplessis - voce, chitarre 
Joey Adams - chitarre 
John Lattuca - basso 
Nick Lazzaro - batteria, voce 

TRACKLIST: 
1. Spores of Hallucinosis [04:43] 
2. Flayed by Anomalies [04:34] 
3. Plague Pollination [03:19] =AUDIO UFFICIALE= 
4. Corrupted Hydrosphere [04:00] =AUDIO UFFICIALE= 
5. Enshrined Gravitational Aberration [03:08] 
6. Umbilical Sewage [04:31] 
7. Mystics of Transmutation [03:58] =AUDIO UFFICIALE= 
8. Chemically Evolved [03:46] =AUDIO UFFICIALE= 
9. Cesarean-Born Constellations [04:23] 
10. Starving the Immortal [03:43] 

Running time: 40:01 

opinioni autore

 
Un ascolto discreto il primo studio album dei Bacterial Husk 2023-10-30 13:05:48 Daniele Ogre
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Daniele Ogre    30 Ottobre, 2023
Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 2023
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Dopo un demo ed un EP rilasciati entrambi nel 2016, ci sono voluti ben sette anni per veder tornare gli statunitensi Bacterial Husk con la pubblicazione del primo full-length - autoprodotto - "Anthropogenic Ruin", anticipato dall'uscita di un paio di singoli (il più datato dei quali è "Mystics of Transmutation", pubblicato nel 2018). Influenzati soprattutto dal classico Death Metal floridiano (Malevolent Creation, Death, Morbid Angel) con una spruzzata del Goregrind dei primi Carcass e della pesantezza dei primi lavori dei Gorguts, la band di Boston - in cui figura come cantante/chitarrista Evan Duplessis degli Scattered Remnants - decide di non perdere tempo: niente intro e "Spores of Hallucinosis" c'introduce in quelli che saranno 40 minuti di Death Metal tosto e quanto mai classico, con un buon gusto armonico che dona maggior ariosità a composizioni che mettono in mostra da parte dei Nostri anche un buonissimo livello tecnico. Come moltissimi altri dischi in questo genere, non aspettatevi alcuna novità, ma va dato atto ai Bacterial Husk di compensare la mancanza d'originalità con una prestazione viscerale che permette loro di regalarci dieci brani funzionali, che vanno a formare una tracklist solida che si lascia ascoltare senza problemi, vuoi anche per una durata dei brani decisamente nella media - si va dai 3 minuti ai 4 e mezzo -. Ecco, magari c'è qualche pezzo che convince più degli altri ("Spores of Hallucinosis", "Enshrined Gravitational Aberration ", "Chemically Evolved"), ma è altresì vero che non troviamo quel pezzo che faccia schizzare in alto l'attenzione di chi ascolta, mantenendosi su di un livello generale sufficiente; che è poi il voto che ci sentiamo di dare ai Bacterial Husk per questo loro primo album: una sufficienza piena. Solo che per emergere in un mercato divenuto altamente competitivo come quello della scena Death Metal americana bisogna fare molto, molto di più.

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