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Toni cupi e oscuri per i Corroded con "Plague": un album Heavy Rock ben riuscito Toni cupi e oscuri per i Corroded con "Plague": un album Heavy Rock ben riuscito Hot

Toni cupi e oscuri per i Corroded con "Plague": un album Heavy Rock ben riuscito

recensioni

gruppo
titolo
Plague
etichetta
Despotz Records
Anno

TRACKLIST:
1. The Lesser Of Two Evils
2. Monster =LYRIC VIDEO=
3. Beaten
4. Dead Rest (Tears)
5. Rain =AUDIO UFFICIALE=
6. Secrets
7. Crack In The Sky
8. Watch The World Burn
9. The More Things Change =LYRIC VIDEO=
10. Drums Of War
11. Deadlock
12. Bag Of Bones

LINE UP:
Jens Westin – voce, chitarre
Sam Söderlindh – chitarre
Bjarne Elvsgård – basso
Per Soläng – batteria

opinioni autore

 
Toni cupi e oscuri per i Corroded con "Plague": un album Heavy Rock ben riuscito 2023-11-18 11:46:43 Davide Collavini
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Davide Collavini    18 Novembre, 2023
Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 2023
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ogni volta che mi imbatto in una band svedese devo dire quasi sempre ne rimango positivamente colpito. Capita anche stavolta ascoltando i Corroded. Che poi ho scoperto di averli già ascoltati inconsapevolmente nel videogioco "Battlefield", dove appunto hanno curato la colonna sonora. Con grande maestria devo dire perché ne rimasi colpito già allora. In Svezia sono conosciuti anche per aver composto la sigla di un famoso show televisivo svedese (Survivor). Il massimo del successo discografico è avvenuto con il secondo album "Exit To Transfer", pubblicato nel 2010, che ha raggiunto il numero 6 nella chart svedese. Il genere che trattano è un Heavy Rock/Groove Metal con molti passaggi nel Grunge e nell'Alternative Metal. "Plague" è stato composto e sviluppato direttamente dalla band dopo la pandemia, infatti sia il sound che il testo delle canzoni riprendono l'animo turbato dei membri della band durante gli anni passati nella pandemia da COVID-19. Tutto l’album ha un’anima cupa, turbata, oscura. Si capisce anche dallo stile di come sono state composte le canzoni, note basse, pesanti con riff granitici e batteria sempre presente con passo non eccessivamente veloce. Non solo pandemia, ma anche guerra in questo album tormentato, con un sound profondo e oscuro come dicevo. Una curiosità, in “Deadlock” ad un certo punto parte l’intro che ritroviamo in “Civil War” dei “Guns ‘n Roses", sono le prime frasi: “What we’ve got here is failure to communicate. Some men you just can’t reach…” che poi è una citazione ripresa dal film interpretato da Paul Newman, Nick mano fredda. Ma sul momento sono stato preso in contropiede… pensavo che il mio lettore fosse impazzito... Comunque, frase decisamente azzeccata! Molto più Heavy Rock che Metal classico, ben strutturato per la voce di Jens Westin che ricorda nello stile Chad Kroeger dei Nickelback, ma attenzione!, ricorda solamente, perché ha la sua personalità, timbro e profondità vocale che ho trovato veramente molto interessante e perfetta per questo album e questa band. Dodici tracce compongono questo sesto album dei Corroded: "The Lesser Of Two Evils" introduce alla grande quello che sarà il sound di "Plague", riff pesanti, tono cupo con dei cambi di tempo e ritmo incalzante. "Monster" continua con un riff iniziale altalenante sempre pesante, con una batteria dal ritmo più incalzante e con un cambio di tempo nel finale arricchito da assoli affilati. Un cambio di passo lo notiamo in "Rain" con varie accelerazioni e rallentamenti molto validi, con anche una buona componente melodica nel finale. Le cose si fanno molto interessanti con "Watch The World Burn" e "The More Things Change", dove il ritmo diventa decisamente più Metal duro e puro, sempre cupo, ma più intenso ed espressivo con degli assoli taglienti e con un bel ritornello. La voce di Chad diventa molto più ruvida e profonda anche in “Drums Of War” e “Deadlock”, accompagnato da ritmiche pesanti, mai monotone. Queste ultime canzoni narrano le conseguenze della guerra e della sofferenza che porta con sé. Un album decisamente ben riuscito, poteva essere rischioso a mio avviso mantenere una linea sonora molto simile tra le canzoni, invece è stata la decisione migliore che ha dato quel significato al songwriting che si voleva far percepire fin dall’inizio. La band, come tutti noi, ha vissuto momenti bui, di incertezza, di speranza e anche di ansia con la pandemia. Per non parlare delle conseguenze della guerra successivamente… Bene, in “Plague” i Corroded riescono nel loro intento, facendo ben intendere il loro stato d’animo, trasformandolo in note e testo.
Canzoni preferite:”Monster”, “Rain”, “Drums Of War”, “Deadlock”, "The More Things Change”

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