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"The Serpent's Cycle" degli Hyperia : aggressività, potenza e melodia "The Serpent's Cycle" degli Hyperia : aggressività, potenza e melodia Hot

"The Serpent's Cycle" degli Hyperia : aggressività, potenza e melodia

recensioni

gruppo
titolo
The Serpent's Cycle
etichetta
Autoproduzione
Anno
TRACKLIST:
1. Ego Trip
2. Automatic Thrash Machine =VIDEO UFFICIALE=
3. Prophet of Deceit =LYRIC VIDEO=
4. Psychosomatic
5. The Serpent’s Cycle =VIDEO UFFICIALE=
6. Trapped in Time
7. Spirit Bandit
8. Eye for an Eye
9. Binge & Surge
10. Deathbringer
11. Crazy On You (Heart cover)
 
LINE UP:
Marlee Ryley – voce
Colin Ryley – chitarre
Jon Power – basso
Ryan Idris – batteria

opinioni autore

 
"The Serpent's Cycle" degli Hyperia : aggressività, potenza e melodia 2024-01-27 12:35:54 Davide Collavini
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Davide Collavini    27 Gennaio, 2024
Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 2024
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

L'album “The Serpent's Cycle” dei canadesi Hyperia è un disco autoprodotto uscito il 17 novembre 2023. La band suona in modo assolutamente violento con il lavoro della chitarra solista ad un livello davvero impressionante, mentre la cantante Marlee mette in campo una grande performance vocale con urla sconvolgenti e ringhi demoniaci mescolati con alcune voci più melodiche che rimangono aggressive e piene di quell'imbattibile attitudine Thrash. "The Serpent's Cycle" è un disco che conserva il suo suono vecchia scuola pur incorporando una sensibilità melodica senza diluire l'aggressività. Sicuramente un materiale veramente forte, decisamente un grande passo avanti per la band. Un lavoro coerente, un Thrash che morde e cattura l’attenzione con potenza, durezza e una melodia sotto corrente. Se vi piace questo particolare sound, allora “The Serpent's Cycle” è un lavoro a cui prestare attenzione. In tutto il disco ci sono ritmi precisi e chitarre soliste, batteria martellante, il basso rimbomba nei posti giusti. Le canzoni spaziano da assalti furiosi e divertenti come “Automatic Thrash Machine” e la title-track, a brani ricchi di potenza come “Prophet Of Deceit” e “Eye For An Eye”. L'album si conclude con una cover di “Crazy On You” delle “Heart”, che mostra il lato più melodico della band. La produzione è chiara, le chitarre sono in primo piano, forse personalmente preferirei una voce più chiara e pulita, ma forse è difficile avere una buona intonazione quando si urla e si ringhia. Comunque è un album che decisamente cresce ascolto dopo ascolto.

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