TRACKLIST:
1. Possessed (feat. Mickey E.vil) =VIDEO UFFICIALE=
2. Damned (feat. Federica Tringali) =VIDEO UFFICIALE=
3. Metamorphosis =LYRIC VIDEO=
4. Disciple
LINE UP:
Murihell - voce, chitarre, basso, synth
Carlos Cantatore - batteria
TRACKLIST:
1. Possessed (feat. Mickey E.vil) =VIDEO UFFICIALE=
2. Damned (feat. Federica Tringali) =VIDEO UFFICIALE=
3. Metamorphosis =LYRIC VIDEO=
4. Disciple
LINE UP:
Murihell - voce, chitarre, basso, synth
Carlos Cantatore - batteria
Il progetto Madness of Sorrow nasce nel 2011 e fa capo al polistrumentista Muriel Saracino, che nel giro di poco tempo riesce a raccogliere numerosi consensi fra gli addetti ai lavori ottenendo un buon riscontro di pubblico. Ciò permette alla band di lavorare a diverse pubblicazioni (cinque album) fino a questo EP di quattro tracce dal titolo "666 : The Disciple", che segue la via del DIY intrapresa da diverso tempo. Le influenze musicali sono molteplici, ma ruotano comunque attorno all’Industrial Metal in salsa più orrorifica. Il lavoro si presenta decisamente sporco e grezzo (forse troppo, evidenziando qualche probabile problema nella produzione) specie nella prima traccia “Possessed”, che appare non poco confusionaria. Il riffing aggressivo dall’anima Thrash Metal iniziale è efficace e viene trasfigurato in un mood decisamente più Industrial alla maniera del buon reverendo Marilyn Manson (ma anche i nostrani Death SS), soprattutto nelle vocals abrasive. Purtroppo i limiti della produzione citati in precedenza non permettono all’ascoltatore di comprendere appieno cosa succede lasciandolo spaesato e poco aiutano gli inserti di tastiera troppo plastificati. Dalla successiva “Damned” le cose migliorano. Le venature gotico/decadenti si fanno più delineate ed il sound generale migliora grazie anche all’apporto delle vocals femminili che amplificano l’atmosfera. Segue poi la dura “Metamorphosis” (la traccia forse più dura del lotto) con i suoi giri di chitarra imponenti e distorti, fino alla chiusura del cerchio con il ritorno alle gelide derive industriali di “Disciple”, con richiami a Nine Inch Nails e Ministry. Un buon lavoro, non particolarmente originale, che avrebbe meritato un po’ di cura in più nei suoni perché le tracce hanno comunque del buon potenziale.