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Un album di transizione verso probabili nuovi lidi per i Chapel of Disease Un album di transizione verso probabili nuovi lidi per i Chapel of Disease Hot

Un album di transizione verso probabili nuovi lidi per i Chapel of Disease

recensioni

titolo
Echoes of Light
etichetta
Van Records
Anno

PROVENIENZA: Germania 

GENERE: Melodic Death/Heavy Metal/Post-Rock 

FFO: Tiamat, Tribulation, Amorphis, Paradise Lost, Dark Tranquillity 

LINE UP: 
Laurent Teubl - voce, chitarre, basso, tastiere 
Cedric Teubl - chitarre 
David Dankert - batteria 

TRACKLIST: 
1. Echoes of Light [08:28] =AUDIO UFFICIALE= 
2. A Death Though No Loss [08:24] =AUDIO UFFICIALE= 
3. Shallow Nights [07:58] =AUDIO UFFICIALE= 
4. Selenophile [05:43] 
5. Gold / Dust [05:33]
6. An Ode to the Conqueror [06:33] 

Running time: 42:09 

opinioni autore

 
Un album di transizione verso probabili nuovi lidi per i Chapel of Disease 2024-02-10 13:37:57 Daniele Ogre
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Daniele Ogre    10 Febbraio, 2024
Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2024
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

C'era sicuramente tanta curiosità attorno alla nuova release dei tedeschi Chapel of Disease, il quarto album "Echoes of Light" appena pubblicato da Ván Records; e questo soprattutto per il netto cambio stilistico della band teutonica già a partire da "...and As We Have Seen the Storm, We Have Embraced the Eye", album in cui i Nostri avevano virato dal loro Death Metal sporco e tecnico - pensate ai vari Horrendous, Morbus Chron, Nocturnus - verso un mix di Melodic Death e Heavy Metal con alcune sferzate di Rock classico. Una virata che oggi si fa ancora più netta: il Death Metal degli esordi è definitivamente abbandonato in favore di un'ulteriore accentuazione delle sonorità dell'album rilasciato ormai sei anni or sono. Ma nonostante questo i Chapel of Disease mantengono una certa cifra stilistica, non andando a ricercare l'orecchiabilità a tutti i costi. Certo, c'è un uso maggiore di voci pulite, per quanto Laurent Teubl mantenga le sue harsh vocals come "stile primario", ma nel complesso seppure i Nostri diano un maggiore spazio alla componente Post-Rock (più che a quella Heavy Metal) con puntate Progressive, riescono ancora a dimostrare che se c'è da accelerare e picchiare ne sono ancora ampiamente capaci. Il risultato di tutto ciò è un album alquanto complesso che ha bisogno di diversi ascolti per essere assimilato; probabilmente chi è legato ai primi lavori della carriera dei Nostri potrà sicuramente rimanere ampiamente deluso, ma in un discorso generale non possiamo certo affermare che "Echoes of Light" sia un brutto disco, vuoi anche peché alcuni passaggi possono far venire in mente gli Amorphis o i Paradise Lost degli ultimi lavori - e ora venitemi a dire che sono brutti, forza! -. Non dimentichiamoci poi la componente Melodic Death: un pezzo come il singolo "A Death Though No Loss" non può che far venire in mente i Dark Tranquillity. Resta ora da vedere cosa ne sarà dei Chapel of Disease nel futuro, dato che la line up si è sfaldata dopo le registrazioni di quest'album con il solo Laurent Teubl rimasto al momento in formazione dopo la fuoriuscita di suo fratello Cedric e del batterista David Dankert. "Echoes of Light" è tutto sommato un lavoro soddisfacente, ma come vi scrivevamo poco sopra ci sarà bisogno di più ascolti per comprenderlo fino in fondo, senza contare che si ha sempre la costante sensazione che questo sia un album di transizione verso quello che i Nostri diventeranno (se dovessimo scommettere, punteremmo su di un definitivo passaggio verso derive Post-Rock/Metal, ed in tal senso "Shallow Nights" sarebbe il punto di partenza; n.d.r.).

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